Coperte vettore

Chi lavora in ecoprint, ha sicuramente un numero indefinito di coperte vettore.
Cosa sono?  Le coperte vettore, sono dei tessuti, in genere di riciclo, che intrisi in sostanze coloranti o sali di ferro, trasferiscono ai nostri tessuti, appunto, il prodotto che hanno assorbito.
Spesso durante i miei corsi, mi fanno la domanda se le coperte vettore debbano essere mordenzate.
Certamente no, perché altrimenti la mordenzatura tratterrebbe il colore o il solfato ferroso e non si riuscirebbe più a trasferire, ciò che è stato assorbito.

Copertine in ecoprint

MISURE DELLE COPERTE VETTORE

Vi consiglio di creare le vostre coperte vettore con una misura leggermente più grande, rispetto alla misura del tessuto da stampare, circa quindi, due centimetri per lato.
Questo perché spesso, se si fa troppo uguale al tessuto, non si sa perché, ma ci si ritrova sempre che manca qualche centimetro.
Al contrario se si fa troppo grande, ci darà più fastidio nel momento dell’avvolgimento, che va fatto, vi ricordo, sempre molto stretto.
Inoltre consideriamo che più tessuto abbiamo da tingere, più sarà necessario materiale tintorio. In questo caso, essendo la coperta vettore più grande sarà solo materiale e prodotti, sprecati.

QUANDO  LE COPERTE VETTORE SONO “SMORTE”

Sappiamo bene che le “copertine” a volte vengono più belle del pezzo stesso che stiamo stampando. In questo caso, è tutto ok, ci sta.
Quando invece capita, che sono belle, ma un po’ smorte, allora in realtà, possiamo intervenire per ravvivarle un pochino e tentare di utilizzarle poi, per cucire i nostri piccoli manufatti.

Coperta vettore, ritoccata con inchiostri naturali

Ad esempio, nella foto qui sopra, sono intervenuta con gli inchiostri naturali, per ravvivare i fiori.
In questa foto sotto invece, ho ritoccato a pennello, le piante che si sono stampate a riserva sulla coperta, in questo caso specifico, l’impronta è quella  dell’albero del pepe.

Ritocco a pennello di una coperta vettore

COME RIUTILIZZARLE IN STAMPA

Quando succede che le coperte, non ci dicono nulla, allora è la volta buona che veramente, possiamo riutilizzarle con la funzione per cui nascono.
Quindi il procedimento da fare è quello di lavarle in lavatrice a sessanta o novanta gradi, con sapone ( io uso quello di Marsiglia liquido) .
In questo caso le coperte possono essere nuovamente imbevute con del colorante o con del solfato ferroso.
Infatti pur rimanendo delle impronte sul tessuto, essendo state lavate bene, non cederanno più le vecchie impronte, ma solo il colore che avranno nuovamente assorbito.

Ultimamente, vorrei trovare qualche altra idea di utilizzo per le copertine, voi ne avete? In caso fatemi sapere nei commenti qui sotto nel blog.

12 risposte a “Coperte vettore”

  1. Buongiorno,
    io amo molto le coperte vettore, spesso , come hai detto anche tu, queste vengono molto più belle della sciarpa o della maglietta.
    In genere utilizzo le copertine più carine per farci anche dei piccoli quadretti.
    Buona domenica delle Palme
    Francesca

  2. Ciao Carla! Io volevo chiederti come fissi poi gli inchiostri con cui vai a decorare! Con la cottura? Splendide idee comunque! Grazie infinite.

  3. Ciao! Che splendido blog! Che bella l’idea di decorare con gli inchiostri naturali, proverò!
    A me spesso le copertine vettore vengono più belle del pezzo stampato! Ma se si volessero usare per realizzare qualcosa, è necessario fissare ancora il colore o rimane già? Grazie mille!

    1. Ciao Carolina, grazie.
      Per le belle coperte vettore che vuoi riutilizzare, se c’è del ferro, non sarà necessario, altrimenti puoi fare il classico procedimento a freddo, consapevole però, che qualche colore potrebbe cambiare.

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