Se nel web cerchiamo come tingere naturalmente di verde i nostri tessuti, troviamo un po’ di tutto, ma non sempre, quello che troviamo, ci soddisfa, quindi oggi voglio parlarvi dei miei tessuti in verde e delle mie esperienze a riguardo.
Intanto c’è da dire che il verde, non è solo il colore della rigenerazione e della vita, ma è un colore che è stato celebrato e utilizzato in modi diversi, attraverso le epoche, lasciando quindi un’impronta indelebile nella storia e nella cultura umana.
IL VERDE: UNA TONALITA’ DI RINASCITA
Il verde è universalmente riconosciuto come il colore della natura rigogliosa, delle foreste verdi e dei prati lussureggianti.
È simbolo di speranza e rinnovamento, riflettendo il ciclo senza fine della vita e della morte, che caratterizza il mondo naturale.
Nelle civiltà antiche, il verde era spesso associato a divinità legate alla fertilità e alla rinascita.
Ad esempio, nella mitologia egizia, il dio Osiride, il signore della fertilità e della rinascita, era spesso rappresentato con la pelle verde, simboleggiando la sua connessione con la natura e il ciclo eterno della vita.
CURIOSITA’ SUL VERDE
Il verde è anche un colore ricco di curiosità e sfumature interessanti.
Per esempio, sapevate che il verde è l’unico colore che non può essere prodotto dall’occhio umano? Esso verrà percepito solo, dalla somma dei colori primari.
Inoltre, il verde è ampiamente utilizzato nella psicologia del colore, per i suoi effetti calmanti e rilassanti.
È spesso associato alla tranquillità e all’equilibrio emotivo, ed è per questo che le stanze verdi sono comunemente utilizzate in ambienti terapeutici o di meditazione.
IL VERDE NELL’ANTICHITA’
Nelle antiche civiltà, l’uso del verde non si limitava solo alla simbologia, ma si estendeva anche alla produzione di pigmenti e tinture naturali.
Le tinture verdi venivano ottenute da diverse fonti, principalmente piante e minerali.
I MIEI TESSUTI IN VERDE IN TINTURA
La tintura con le piante, sappiamo bene che richiede tempo e pazienza.
I colori ottenuti sono spesso molto delicati, il verde in particolare, è un colore difficile e spesso rappresenta una vera e propria sfida.
Perché il verde è così sfuggente? Le foglie contengono principalmente clorofilla, un pigmento verde essenziale per la fotosintesi.
La clorofilla è però instabile e si degrada facilmente con la luce, il calore e gli agenti chimici.
Estraendola dalle foglie, spesso si ottiene un verde giallognolo o olivastro, non il verde brillante che si desidera.
Queste in foto qui sotto, sono le varie tonalità che sono riuscita ad ottenere
In realtà le tonalità sono molte, dal verde/giallo, al verde salvia, fino al verde oliva, muschio o militare. Devo dire che mi piacciono tutte, ma come dicevo prima, non è proprio così facile e scontato, ottenerle.
ALCUNE PIANTE DA CUI RICAVARE IL COLORE VERDE
Una delle piante che adoro per il verde, è il rosmarino.
Intanto è una pianta sempreverde e questo è molto interessante per poter tingere anche in inverno.
Tutta la pianta, in decotto, può donare alle varie fibre tessili, una varietà di tonalità verdi, dal giallo-verde al verde olivastro, a seconda della tecnica utilizzata e del mordente impiegato.
Poi è una pianta aromatica, dalle mille proprietà benefiche e il suo decotto è chiaramente, profumatissimo.
Insomma un vero concentrato di qualità !
VERDE DALLE FOGLIE DI CARCIOFO
Altra pianta molto interessante, è il carciofo e più precisamente le sue foglie, non però quelle che togliamo, pulendolo, quelle ci doneranno una certa tonalità di giallo.
Quelle lunghe invece, che al mercato buttano, per presentarli sul banco, in decotto, con vari passaggi, ci regalano un bel verde salvia sulla lana e verde/giallo sulla seta..
VERDE DALL’ORTICA
Le foglie di ortica sono una fonte ricca di clorofilla, il pigmento verde, che dona il colore ai tessuti.
Si trova in abbondanza, perché è una pianta perenne diffusa in tutta Italia.
La si trova spesso nei prati incolti ed è abbastanza infestante, quindi di facile raccolta. Bisogna fare solo attenzione perché è urticante.
Il processo di tintura però è semplice e richiede solo acqua, ortica e il tessuto da tingere.
Il risultato è un verde abbastanza brillante.
ALTERNATIVE PER OTTENERE IL VERDE
In realtà esistono diverse strategie per ottenere un verde più intenso:
Combinare pigmenti: mescolando giallo e blu, ricavati da altre piante, si possono ottenere diverse tonalità di verde.
Mordenzatura: usando mordenti come il ferro o il rame, si può fissare il colore verde e modificarne la tonalità.
Utilizzare piante specifiche: alcune foglie, come quelle del guado o dell’isatis tinctoria ad esempio, contengono un pigmento verde più stabile, la luteina.
Utilizzare sovrapposizioni di colore: sappiamo dalla teoria dei colori, che il verde si ottiene dalla sovrapposizione del giallo più il blu, quindi in tintura naturale, basta tingere con uno dei tanti gialli che otteniamo in natura facilmente, con un bagno di indaco e otterremo dei verdi veramente brillanti come nella mia foto qui sotto.
I VIRAGGI DI COLORE
Sappiamo bene però, che le tinture naturali, non sono mai statiche.
Il colore ottenuto infatti, può variare in base a diversi fattori:
Il tipo di mordente: il ferro vira il giallo, verso il verde
Il pH del bagno di tintura: un pH acido favorisce i toni gialli, un pH basico i toni blu.
La temperatura: temperature più elevate favoriscono l’estrazione del colore, ma possono anche degradarlo.
Ogni sfumatura, viraggio e imperfezione, nei miei tessuti in verde, credo faccia parte della loro bellezza e unicità, così come avviene sempre, nelle tinture naturali, quindi sperimentare, con diverse tecniche per ottenere il verde che si desidera, è l’unica soluzione.
Vi invito quindi a provare e vi auguro una serena e Santa Pasqua.
Per quel giorno di festa, non pubblicherò il mio consueto articolo, ma ci vedremo di nuovo, per chi mi vorrà leggere, domenica 7 aprile.
Grazie Carla a te e famiglia buona Pasqua Nelida
Cari auguri anche a te cara Nelida
Ho imparato tanto da te, grazie, buone vacanze 🐰💐
Bene, sono contenta di poter essere utile, quindi grazie anche di avermelo palesato.
Auguri di buona Pasqua
Buongiorno Carla
grazie per mettere a disposizione le tue conoscenze. Se possibile volevo chiederti info su l’acqua di rame.
Io ho fatto un barattolo di acqua e ho messo dei pezzi di rame all’interno e li ho lasciati in ammollo. Non so se va bene e non so se ad esempio per una coperta va diluita o usata così. Grazie
Ciao Margherita, si, va bene l’ammollo con i pezzi di rame, per la coperta, dovrai diluirla con acqua.
Io ne metterei un bicchiere in una bacinella, il resto acqua del rubinetto.