Inchiostri naturali

Chi mi conosce bene, sa che amo le sfide con me stessa e che amo sperimentare. Qualche anno fa quindi, ho iniziato il mio viaggio verso gli inchiostri naturali autoprodotti, ottenuti da ciò che la natura, appunto, ci offre. In ogni esperimento, ho scoperto nuove cose e da qui  confermo che la conoscenza non ha limiti e rifletto spesso su quanto ci sia da imparare ogni giorno da ogni esperimento. Se andiamo su internet, troviamo tantissime ricette per quanto riguarda gli inchiostri naturali, ma chiaramente io ho le mie
combinazioni alchemiche“,  ricavate con tanta pazienza e tante prove.

PRODOTTI E RICETTE:

Per produrre inchiostri naturali si può partire o dalla estrazione della tintura, direttamente dalle piante o dai pigmenti in polvere, che opportunamente diluiti, tingono per sovrapposizione.
Quello che amo di più, sia per resa che per tonalità è l’inchiostro autoprodotto con la robbia, perché secondo me ha delle “prestazioni” impeccabili. Infatti esaminando le mie  campionature troverete molte tonalità e sfumature provenienti da questo colore. 

inchiostro di robbia

Oltre ai classici colori della natura, un occhio di riguardo va dato all’inchiostro ferro-gallico. E’ ricavato dalle noci di galla in soluzione con i sali di ferro. Il solfato di ferro, potrete acquistarlo nei vivai o nei consorzi agrari ad un prezzo irrilevante.

 

SUGGERIMENTO:

Ho provato a miscelare, oltre alle noci di galla di quercia, le bucce di melograno triturate e polverizzate con un pestello. Il risultato sarà uno splendido nero fumo!

In base al tipo di pigmento usato, si solubilizza con un solvente, in genere acqua o alcool etilico e si stabilizza con allume di rocca che funge anche da mordente. L’aceto inoltre funge anche da ottimo conservante. Gli addensanti invece servono a rendere l’inchiostro meno liquido.

A questo proposito ne nomino alcuni, tutti assolutamente naturali.
Partiamo dalla gomma arabica, conosciuta anche come gomma di acacia. Viene estratta infatti dalla corteccia dell’acacia africana. Può essere acquistata nei negozi di belle arti.  Altri addensanti naturali sono: la gomma guar, la gomma di xantano e la gomma adragante.
Non vi ho detto poi, che gli inchiostri naturali, una volta miscelati con sostanze apposite, durano veramente tanto, conservati in barattoli di vetro lontano da fonti luminose

inchiostri in vetro

Ricercando l’equilibrio perfetto tra i vari prodotti da miscelare ho trovato la “mia combinazione”. Infatti comprare il prodotto già finito,  non è certo uguale ad autoprodurlo. Detto ciò, quindi, mi sento di dire sicuramente, che l’artigianalità dell’inchiostro non ha eguali. Dico questo perché  gli inchiostri naturali, possono essere usati in vari modi. Possono essere usati diluiti come acquerelli o se intendiamo usarli come colori ad olio, li  stempereremo aggiungendo olio di lino. Sui tessuti poi sono incredibili, hanno un’ottima resa e possono essere mixati con altre tecniche, tra cui senz’altro l’ecoprint.

sciarpe con inchiostri ed ecoprint

L’unica accortezza da prendere è, quando si mixano con la stampa in ecoprint, di cercare l’ equilibrio tra i pieni e i vuoti. Infatti può capitare lavorando con gli inchiostri, di lasciarci prendere la mano perché una volta iniziato, non riusciremo più a smettere!

6 risposte a “Inchiostri naturali”

  1. Belle idee di Carla. Assolutamente da condividere. Mi piacerebbe trovare un inchiostro ferrogallico nero con sfumature blu, ma é possibile??? 🥳🥳🥳 Grazie

    1. Ciao Franco, in realtà il ferrogallico ci porta sempre un po’ al blu, perché nella reazione ferro-tannino, c’è quasi sempre. Magari prova i vari tannini e sperimenta.

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