Quale connubio migliore tra ecoprint e riciclo creativo?
Ho sempre amato il riciclo fin da piccola e sono anni ormai che amo anche l’ecoprint. Ora non potevo quindi non unire le due cose.
ANDAR PER MERCATINI
Spesso vado nei mercatini della mia città, da quelli vicino casa a quelli più lontani.
I mercatini del resto, con tante bancarelle, è risaputo, suscitano in noi
“donne creative” e non solo, un fascino particolare.
Andare in giro per bancarelle infatti, vuol dire avere del tempo libero e avere del tempo libero, vuol dire meno stress e più benessere. È un circolo vizioso insomma, che crea una certa armonia dentro di noi.
È una vera e propria coccola e le coccole fanno sempre bene!
Poi quelle ricevute o “autoprodotte” nell’età adulta , ancor di più, perché mentre da bambini in genere, se ne ricevono tante, da adulti è un po’ più difficile.
E allora viva il passeggiare e l’andar per mercatini a cercare qualcosa di sfizioso, sia per il riciclo creativo, che per il rifornimento dei materiali per ecoprint..
Suggerimento
Quando non avete più tessuto di riciclo da mettere come coperta vettore sul vostro tessuto da stampare in ecoprint, andate nei mercatini a cercar vecchie lenzuola. Vedrete sarà puro divertimento!
Si trovano prezzi veramente d’occasione e spesso, se si è fortunati, anche tessuti antichi o vintage.
Io spesso, con le coperte vettore acquistate appunto sulle bancarelle, ho ottenuto delle stampe fantastiche.
Questo succede perché più il tessuto è lavato più e più volte, più il risultato potrà essere inaspettatamente bello.
Praticamente questo succede perché non bisogna fare più, come sui tessuti nuovi, la faticosa parte della “purga” dove si libera il tessuto dalle impurità, dall’appretto o dalla polvere.
Nella ricerca sui banchi quindi, bisogna sempre avere l’occhio attento. Cioè quando si sceglie qualcosa, è utile immaginare già il pezzo finito.
Esattamente come è successo a me con un bel centrino quadrato di cotone e uncinetto.
Appena l’ho adocchiato subito ho immaginato nei suoi riquadri , tante foglie di specie diverse. E così infatti è stato !
FOGLIE TINTORIE USATE PER L’ ECOPRINT
Ho usato foglie di castagno, geranio, foglie e fiori di elicriso, acero, sambuco selvatico, vite, fiore di gerbera, foglie e fiori di solidago, foglie di rovo e foglia di kiwi.
Ho mordenzato nella maniera classica, con allume e soda e volendo lasciare il fondo bianco, ho posizionato le foglie con sopra una “coperta” neutra.
La cottura è stata fatta a vapore per ottenere delle stampe il più nitide possibile.
RICICLO CREATIVO
Devo confessarvi che sono stata sempre affascinata dal poter riciclare i più svariati complementi d’arredo, perché a volte basta veramente poco, per arricchire un angolo della casa o di una parete.
Inoltre mi è sempre piaciuto ridare vita al vecchio, per trasformarlo in qualcosa di nuovo e puntare così al non spreco .
E’ bello anche immaginare, scegliendo sulle bancarelle, cosa c’è stato dietro quel tessuto, magari anche leggermente macchiato, quasi a voler dimostrare il suo vissuto.
Inoltre mi piace sempre immaginare una storia particolare dietro al pezzo scelto tra tanti, magari una storia lontana, un po’ austera, come l’aspetto di questo tessuto un po’ grezzo, ingentilito poi da una lavorazione ad uncinetto che lo ha reso anche un po’ romantico.
L’ho quindi scelto e riadattato in modo innovativo, creando così, la mia storia tinta.. di colori naturali.
Buona domenica,
con l’articolo di oggi mi mandi in ” giuggiole”, io amo adar per mercatini alla ricerca delle cose più strane.
Seguirò il tuo consiglio, le copertine ottenute con vecchi lenzuoli mi sembra un ottimo suggerimento, anche per non spendere molto ed ottenere dei risultati molto belli.
Il fare rivivire vecchi oggetti, tessuti, centrini ecc…, mi affascina.
Come sempre, grazie per i tuoi consigli e suggerimenti.
Un caro saluto
Francesca
Ciao Francesca, allora buoni acquisti nei mercatini e buona stampa. Poi fammi sapere i tuoi risultati