CREARE UN ORTO TINTORIO
Ci sono libri che arrivano al momento giusto, come se bussassero alla porta del cuore, per ricordarci chi siamo davvero.
La mia ultima lettura, I quaderni botanici di Madame Lucie di Melissa Da Costa, è stata proprio così: una storia delicata, capace di intrecciare il dolore con la rinascita, la fragilità con la forza rigenerante della natura.
Pagina dopo pagina mi sono ritrovata immersa in un giardino di emozioni e colori, e ho sentito forte il desiderio, come nel libro, di tornare a coltivare e creare un orto tintorio con le mie piante sul terrazzo, dedicando loro, la giusta attenzione.
Prendermi cura delle mie piante, significa tra l’altro, non solo avere tra le mani i pigmenti che amo, ma anche dedicarmi a un tempo lento, fatto di attese, osservazioni e piccole magie quotidiane.

RISCOPRIRE L’ARTE DELL’ATTESA
Sappiamo bene tutti, che la fretta, purtroppo, è una compagna costante nella nostra vita quotidiana.
Siamo abituati a correre, a inseguire la produttività e a misurare spesso il nostro successo, in base alla velocità con cui raggiungiamo gli obiettivi.
Ma in realtà, cosa succederebbe se ci fermassimo un attimo?
Se imparassimo a coltivare la lentezza, un’arte che le antiche culture orientali hanno sempre saputo onorare?
Per noi che amiamo le piante, sappiamo bene che nel cuore della natura, la fretta non esiste.
Le piante, ci insegnano il valore dell’attesa, della pazienza e del rispetto per il ritmo naturale delle cose.
OGNI FASE HA IL SUO MOMENTO
Non si può infatti, forzare un seme a germogliare prima del tempo, né pretendere che un fiore sbocci in un giorno.
Ogni fase, ha il suo momento e osservare questo processo con consapevolezza, è un antidoto potente all’ansia e alle aspettative che spesso ci travolgono.
Creare quindi, un orto tintorio è una delle vie più belle per applicare questa filosofia.
Non si tratta solo di piantare, ma di un vero e proprio viaggio che ci connette con la terra e con cicli che non possiamo controllare.
DALL’ ORTO AL GIARDINO TINTORIO
Creare un orto tintorio, diventa così, uno spazio in cui coltivare piante, capaci di regalarci colori naturali per le nostre stoffe, quindi anche pigmenti naturali per la tintura di tessuti, utilizzabili anche poi, per la pittura o per la cosmesi.
Qui la fretta non trova posto: ogni pianta, richiede tempo, osservazione e dedizione.
Infatti ad esempio, quando si semina la robbia per ottenere un rosso intenso, si sa che bisogna attendere almeno due anni perché le sue radici siano pronte per essere raccolte.

Oppure, se si coltiva il guado per il blu, si impara che le sue foglie vanno raccolte in un momento preciso della giornata, prima che il sole sia troppo forte. Leggi tutto “Creare un orto tintorio”