Nonostante le temperature alte e le sfide della stagione, ci sono alcuni alberi, le cui foglie persistono qua e là, rivelando una certa determinazione, per affrontare l’inverno con fierezza: il Cercis Siliquastrum, chiamato anche albero di Giuda, da cui in questi giorni ho ricavato, una splendida inaspettata tintura.
ULTIME FOGLIE D’INVERNO
Nella quiete invernale, quando la natura sembra addormentata sotto il manto freddo, ci sono infatti alcuni alberi, che offrono un raro spettacolo di resilienza.
Mentre molte piante, quindi, perdono le foglie per prepararsi all’inverno, gli alberi di Giuda, mantengono le loro foglie fino all’ultimo momento possibile.
Infatti, anche quando il gelo stringe la natura con la sua presa fredda, queste foglie resistono e sono un segno tangibile della determinazione di questa pianta a non cedere di fronte alle avversità.
Ne ho quindi raccolte alcune, prima che cadessero definitivamente
e le ho messe in pentola per ricavarne appunto una tintura.
A volte, lo sappiamo bene, si hanno delle sorprese incredibili, ma prima di raccontarvele, facciamo un piccolo studio su quest’albero.
CARATTERISTICHE
Questo albero affascinante appartiene alla famiglia delle Fabaceae.
Le Fabaceae, o Leguminosee, sono una vasta famiglia di piante, che includono alberi, arbusti, ed erbe.
Il Cercis siliquastrum è un albero deciduo, noto soprattutto, per la sua spettacolare fioritura primaverile.
Le sue foglie a forma di cuore sono disposte in modo alternato lungo i rami e creano un effetto ornamentale anche quando la pianta non è in fiore.
ORIGINI DEL NOME
Il nome scientifico del Cercis siliquastrum affonda le sue radici nell’antichità. “Cercis” deriva dal greco antico “kérsos”, che indicava questa pianta in particolare.
Il termine “siliquastrum” invece, deriva dal latino “siliqua”, che significa “baccello”, in riferimento alla forma dei frutti che questa pianta produce. Conosciuto anche come “Albero di Giuda” o “Albero di Giuda d’Europa”, il Cercis siliquastrum è stato associato, nel corso dei secoli, a molte leggende e simbologie.
LEGGENDE
Oltre alle sue caratteristiche botaniche, l’albero di Giuda, come dicevo, è avvolto da diverse leggende e simbolismi.
Origini bibliche: Secondo una leggenda, l’albero di Giuda è l’albero dal quale Giuda Iscariota si impiccò dopo aver tradito Gesù.
Si racconta che il rimorso lo abbia spinto a cercare rifugio sotto questo albero, ma il suo peso, provocò la rottura di un ramo, causandone la sua morte.
Simbolismo cristiano: In altre versioni, l’albero di Giuda rappresenta il rimorso e la penitenza.
La leggenda narra che il legno dell’albero si è macchiato di rosso per il sangue di Giuda e che da allora i suoi fiori sboccino con un colore rosso sangue come segno del suo tradimento.
PIGMENTI NELLE FOGLIE
La caratteristica più distintiva delle foglie, è il colore, che varia da un verde brillante in primavera, a tonalità più scure, a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Ma cosa rende così affascinanti i colori delle foglie di questa pianta?
Direi sicuramente i pigmenti presenti all’interno delle foglie stesse.
Tra i principali pigmenti infatti troviamo la clorofilla, responsabile del colore verde, e altri composti come i flavonoidi e le antocianine.
Questi ultimi conferiscono sfumature di rosso, viola e blu alle foglie, creando un contrasto unico, soprattutto in autunno.
TINTURA CON CERCIS SILIQUASTRUM
Le foglie di questo albero, possono essere utilizzate per creare splendide tinture naturali.
Avevo in primavera, provato a tingere con i suoi bellissimi fiori, ma non avevo ottenuto risultato.
Qualche giorno fa invece, avevo raccolto le sue ultime foglie per realizzare una stampa in ecoprint e avendo un avanzo di queste foglie, le ho messe in pentola per provarle in tintura.
Meraviglia delle meraviglie, ho ottenuto un bellissimo colore verde, più brillante sulla seta e più scuro su uno scialle di canapa.
In genere il colore verde è generato dalla mescolanza fra l’indaco ed il giallo. Questa tintura con il Cercis Siliquastrum invece, è un verde che non riesco benverde militare, tintura naturale verde militare, vir a definire, direi, una bella tonalità, tra il verde militare e il verde bottiglia, anche se su queste foto, non sono riuscita a catturare bene, la bella tonalità ottenuta.
VIRAGGI
Chi mi segue da tempo, ormai sa, che mi piace tantissimo studiare i risultati che le piante hanno in tintura naturale e in ecoprint.
Infatti vi mostro i viraggi che ho ottenuto con i vari additivi.
Belli no? Direi proprio che queste foglie, sono un elemento prezioso per gli amanti come me, delle tinture.
Infatti la loro ricca pigmentazione, offre una varietà di sfumature, che vanno dal verde morbido al marrone terra di Siena, mettendoci così a disposizione, tantissime possibilità creative.
Ciao Carla e buona domenica.
Ho provato queste foglie solo in stampa e in effetti sono meravigliose. Proverò la tintura sicuramente. Naturalmente a Padova gli alberi sono spogli ma queste informazioni che ci regali saranno utili più avanti. Grazie grazie di 💓
Vedrai Lucia, che bel colore…
Buongiorno,
è bello sapere che con queste foglie in cottura si riescono ad ottenere, intanto dei bei colori di base ma soprattutto, come hai fatto vedere nell’ articolo, con i vari additivi si possono avere tante altre tonalità.
Sono contenta di questo tuo articolo perché nella mia zona sono presenti tantissimi di questi alberi e a parte l’ ecoprint ora sapere che posso ottenere tanti bei colori mi rende
particolarmente felice.
È sempre un piacere leggere i tuoi articoli domenicali.
Grazie per le tue informazioni.
Buona settimana
Francesca
Grazie Francesca, presto torneranno le foglie sugli alberi e allora….a tutta birra. Un abbraccio