Vi è mai balenato in mente di provare una tintura con le foglie di Magnolia?
A me si, ho una fila di alberi molto grandi, proprio sotto casa e essendo alberi, o arbusti perenni, sono sempre lì a disposizione.
Le sue belle foglie durano infatti sull’albero, circa due anni, poi cadono, ma il ciclo non è uguale per ogni foglia, quindi, la perdita e il ricambio delle foglie si verifica gradualmente. Questo per dirvi che la magnolia, è una pianta perenne sempreverde.
CARATTERISTICHE DELLA MAGNOLIA
La magnolia, appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae, è un genere di alberi e arbusti conosciuti per la loro bellezza e la loro longevità.
Con più di 200 specie, la magnolia abbraccia un’ampia varietà di forme e dimensioni, dalle maestose magnolie alberate alle più delicate magnolie arbustive, infatti hanno particolari differenti, a seconda delle diverse specie.
Originarie principalmente delle regioni temperate e subtropicali dell’Asia e delle Americhe, sono però ampiamente coltivate anche in altre parti del mondo per la loro bellezza ornamentale.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
La magnolia è una pianta che può raggiungere altezze notevoli, con alcune specie che superano i 30 metri di altezza.
Le foglie della magnolia sono generalmente grandi, lunghe tra i 12 e i 15 cm lucide e di colore verde scuro, con forme che variano da lanceolate a ovate, a seconda della specie.
Ma è nei fiori che la magnolia rivela la sua massima bellezza: corolle ampie, spesso profumate, che sbocciano in una miriade di tonalità, dal bianco puro al rosa tenue al cremisi intenso.
L’ORIGINE DEL NOME
Il nome “magnolia” ha origini antiche e affascinanti.
Fu coniato in onore di Pierre Magnol, un famoso botanico francese del XVII secolo, che contribuì notevolmente alla classificazione delle piante.
Tuttavia, le radici del nome risalgono ancora più indietro nel tempo, al rinascimento spagnolo, quando fu utilizzato per la prima volta per descrivere il legno profumato di una pianta esotica scoperta in America.
Questo legno era conosciuto come “madera de magnolia”, e il termine fu in seguito adottato per indicare l’intero genere botanico.
Si dice che i primi fiori di magnolia siano sbocciati addirittura 20 milioni di anni fa, rendendo questa pianta una delle più antiche fioriture del mondo.
STORIE E LEGGENDE
Le magnolie hanno una ricca storia di miti e leggende che le circondano.
In molte culture, queste piante sono associate a simboli di purezza, nobiltà e amore.
Ad esempio, nell’antica Cina, la magnolia era considerata un simbolo di perfezione e femminilità, mentre nei miti greci, la magnolia era spesso associata alla dea della bellezza, Afrodite.
In alcune tradizioni folkloristiche del sud degli Stati Uniti, le magnolie sono portatrici di buona fortuna e protezione contro gli spiriti maligni. Le loro grandi e profumate fioriture bianche rappresentano la purezza e l’innocenza, facendole diventare un simbolo di gioia e speranza.
ANTICHE TRADIZIONI ARTIGIANALI CON LE FOGLIE DI MAGNOLIA
Nelle antiche culture, le foglie di magnolia sono state utilizzate in una varietà di modi creativi e pratici.
In particolare, le foglie coriacee si prestano perfettamente a una serie di tecniche artigianali, dall’intreccio alla decorazione.
Ad esempio, in alcune comunità dell’Asia orientale, le foglie di magnolia si usano per intrecciare e creare cesti, tappeti e cappelli, mentre in altre tradizioni si usano per decorare cerimonie e feste speciali.
Possono inoltre essere pressate e conservate per creare decorazioni naturali per quadri, carte fatte a mano e gioielli.
Possono anche essere utilizzate per la decorazione di oggetti come candele, vassoi e vasi. Inoltre, le foglie di magnolia possono essere essiccate e trasformate in ornamenti duraturi per l’arredamento della casa.
Anch’io in passato per una festa, proprio per la bella forma delle foglie e per la loro bella consistenza, le ho usate, per creare dei segnaposti molto decorativi.
TINTURA CON FOGLIE DI MAGNOLIA
Ho scoperto di recente che le foglie di magnolia, sono una fonte preziosa di pigmenti naturali per la tintura.
Per creare quindi, una tintura naturale con foglie di magnolia, è possibile seguire alcuni semplici passaggi, i classici in realtà.
In primo luogo, ho raccolto una quantità sufficiente di foglie fresche e sane.
Successivamente, ho tagliato le foglie in pezzi più piccoli, fatte macerare e bollite in acqua per estrarre i pigmenti naturali.
Contengono infatti, principi attivi come tannini e flavonoidi e questi, le rendono ideali appunto per tingere.
La tintura ottenuta dalle foglie di magnolia può produrre inoltre, come speso accade, una varietà di tonalità, in base al metodo di estrazione e delle sostanze coadiuvanti utilizzate.
Questo decotto può essere utilizzato, per tingere tessuti, carta o altri materiali naturali, creando così un qualcosa di unico e eco-sostenibile.
VIRAGGI
Come dicevo prima, i vari coadiuvanti utilizzati, possono influenzare la tonalità del colore finale , facendoci ottenere, una serie di bei colori.
Ad esempio, l’uso di sali metallici come allume di potassio o solfato di ferro può influenzare maggiormente il viraggio del colore.
Gli acidi o le basi , ovvero i modificatori del pH, nella soluzione di tintura possono influenzare ulteriormente, la tonalità del colore.
Questi, nella foto qui sotto, i risultati.
La tonalità finale del colore comunque, può essere influenzata anche dalla temperatura della tintura.
Infatti alcuni colori possono virare in tonalità più scure o più chiare a seconda appunto, della temperatura.
Ulteriori variazioni nella preparazione della tintura stessa, come la quantità di materia colorante utilizzata o la durata della tintura, possono influenzare la tonalità finale del colore.
Infine, utilizzare materie prime di diverse provenienze o varietà, può produrre colori leggermente diversi a causa delle variazioni nella composizione chimica.
Buongiorno Carla.
Stai impegnando un sacco di tempo per questi esperimenti e ti ringrazio! In questi campionario avrai usato solo un tipo di stoffa. E se usi altre stoffe e stessi minerali sarà ancora diverso il risultato?
Il verde è stupendo!! E non ho mai utilizzato il rame. Grazie e buona domenica!
Ciao Lucia, si per ogni tessuto, con le rispettive mordenzature, si hanno risultati diversi. Grazie e a presto
Grazie per questo interessante articolo.
La leggo sempre con tanto interesse anche se al momento, purtroppo non ho la possibilità di mettere in pratica i suoi consigli. Ma non dispero.
Cinzia
E’ bello Cinzia, sapere di essere seguita, me lo scrivono raramente, pur seguendomi. Di questo ti ringrazio