La mia ricerca infinita

La mia ricerca infinita: Ecoprint e sovrapposizioni naturali

C’è una bellezza intrinseca nei tessuti stampati e tinti, in quanto portano con sé l’eco di un processo pensato e amato.
Per me, questo si traduce nella continua ricerca di dare vita a tessuti che vadano oltre la semplice trama e ordito, tessuti che trasudano di effetti particolari e affondino le radici, in antiche tecniche di tintura.

seta chiffon e sovrapposizioni
Confesso, ora come ora, che non potrei più immaginare un tessuto “semplicemente fatto”.
Ogni fibra deve portare con sé un’anima, un’impronta che la renda speciale.
È questa la spinta che mi guida nell’esplorazione affascinante dell’ecoprint e della tintura naturale,  dove la natura stessa, si fa artista, trasferendo le sue forme e i suoi colori direttamente sulla stoffa.
Foglie, fiori, cortecce… ogni cosa, rilascia la sua unicità, creando pattern irripetibili, con vere e proprie istantanee botaniche, impresse nel tessuto.

LA MIA RICERCA INFINITA:  TESSUTI CHE RACCONTANO…  

Non riesco più quindi a immaginare, un tessuto semplice, spoglio, privo di anima.
Ogni fibra che scelgo, ogni colore che mescolo, nasce da un’urgenza interiore: quella di creare bellezza che resista al tempo.

La mia ricerca infinita: sovrapposizioni

La mia è una “ricerca infinita”, un cammino fatto di sperimentazioni.
Mi affascina l’idea che un tessuto possa parlare.
Che possa portare con sé, le tracce del processo che lo ha generato.
Per questo amo combinare ecoprint con sovrapposizioni di colori o di  inchiostri naturali, stratificando emozioni e pigmenti.
Nulla però risulterà perfetto e nulla sarà replicabile del tutto.

LA MIA PASSIONE NON SI FERMA QUI

Il risultato di questa alchimia, sono colori polverosi, toni sabbiati e tocchi di nero, che mi aiutano a raccontare una storia antica e moderna al tempo stesso.

Dialogo cromatico: ricerca di colori
La tintura irregolare generata, viene chiamata maltinto ed è da considerarsi, certamente,  non un difetto, ma la firma di un processo vivo, artigianale, che lo identifica come capo unico.
Ogni tessuto è infatti, un mondo a sé, un qualcosa di  vissuto e mai scontato.
Per me quindi, le cose pensate, amate, create con attenzione, sono quelle che restano. Quelle che ci accompagnano nel tempo. E in un’epoca di produzione rapida e seriale, scegliere l’unicità, diventa un modo per tornare a ciò che conta davvero.

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Tessuti e mordenzatura

Tessuti e Mordenzatura:  estetica e resistenza
La tintura naturale mi ha sempre affascinato per i suoi bei colori , la connessione con la natura e il rispetto per l’ambiente.
Infatti se dovessi definire la tintura naturale o la stampa botanica, le definirei con le parole “ rispetto, consapevolezza, ma anche molta conoscenza tecnica. ”
In realtà, infatti, quando si parla di durabilità del colore, soprattutto per i tessuti destinati all’uso quotidiano o alla commercializzazione, entrano in gioco criteri tecnici ben precisi: resistenza ai raggi UV, ai lavaggi ripetuti e allo sfregamento.
Praticamente è un vero equilibrio tra arte e scienza, dove ogni scelta – dalla pianta al mordente, fino al tipo di tessuto – contribuisce a creare qualcosa di bello e durevole.

LA SCELTA DELLA PIANTA E IL RUOLO DELLA MORDENZATURA 

Per ottenere colori durevoli, la scelta della pianta tintoria è cruciale.
Il colore però, non dipende solo dalla pianta, perché per i tessuti la mordenzatura,  gioca un ruolo essenziale.

Tessuti e mordenzatura
La mordenzatura, cioè il trattamento preliminare del tessuto con sali minerali o sostanze naturali che favoriscono la fissazione del colore, può fare la differenza tra un colore che sbiadisce in pochi lavaggi e uno che resiste nel tempo.
Però ci sono alcuni esempi di piante ad alta tenuta, come l’Indaco,

tintura naturale con indaco

noto per la sua resistenza alla luce e ai lavaggi, la cipolla e il  melograno, ricchi di tannini colorati, ideali quindi  per la biancheria da casa o tessuti soggetti a uso intenso.

TESSUTI E MORDENZATURA DELLE FIBRE PROTEICHE 

Quando si parla di mordenzatura, molti pensano subito a processi lunghi e complicati.
Ma per chi lavora con fibre proteiche come lana e seta, la realtà è molto più semplice e gratificante!
La mordenzatura serve a preparare la fibra ad accogliere i pigmenti delle piante tintorie, rendendo il colore più intenso e duraturo.
Nel caso di fibre proteiche, il processo è diretto e senza troppi passaggi.
In più, alcune piante — in particolare quelle ricche di tannini — si comportano da mordenti naturali e possono essere usate anche senza trattamenti preliminari.
Ma attenzione: usare un mordente ne esalta comunque la resa cromatica.

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Il potere creativo

Il Potere Creativo: Un viaggio di condivisione e scoperta

Negli ultimi anni ho scoperto che il vero motore del mio lavoro e delle mie esplorazioni, risiede nel potere creativo: quella scintilla interiore, capace di trasformare un’idea in un progetto tangibile, un colore in un’emozione, un semplice tessuto in qualcosa di unico.
Ma questo potere creativo, non è un dono, credo invece sia una risorsa, che si moltiplica quando viene condivisa.
Molti mi chiedono perché scrivo il mio blog, cosa mi spinge .
Ecco, il motivo è proprio questo.

DALLA MIA ESPERIENZA ALLA TUA AVVENTURA CREATIVA

Da anni mi dedico con passione all’ecoprint, alla tintura naturale e allo shibori, oltre al feltro e nuno feltro, che erano le mie attività di origine.
Oggi le integro tutte con molto piacere.

nuno feltro ed ecoprint
Nuno feltro ed ecoprint

Sperimento, registro risultati, compio errori e raccolgo successi.
Ed è proprio nei fallimenti che si celano le lezioni più profonde: una sovraestrazione di colore, una piega troppo stretta o un bagno non uniforme, mi hanno insegnato a ritoccare tecniche, a variare tempi e temperature, a studiare nuove combinazioni di piante e fibre.
Il mio obiettivo è mettere a frutto queste conoscenze, per guidare chiunque desideri avventurarsi nel mondo delle fibre stampate e colorate naturalmente.
Se devo essere sincera però, a volte mi demotivo, perché sembra che quello che scrivo, interessi a pochi, insomma, mi piacerebbe sentire di più le vostre voci.
Ricevo invece con gioia, le vostre domande nella mia casella di posta o su WhatsApp e ogni curiosità, diventa uno spunto per sperimentare e arricchire il mio stesso percorso.
Naturalmente poi, per chi volesse invece approfondire, tengo corsi sia in presenza che online individuali.

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Identificare gli alberi

La primavera in fiore: un’esplosione di colori e un’opportunità per riconoscere e identificare gli alberi

In primavera, basta alzare lo sguardo o fermarsi un attimo lungo un sentiero, per accorgersi che qualcosa sta cambiando: la natura si risveglia, e con lei, anche il nostro senso di meraviglia.
Infatti, chi osserva la natura con curiosità, sa che ogni stagione ha le sue chiavi di lettura.
In primavera, prima che le foglie si aprano completamente, sono le gemme a raccontarci molto, del mondo vegetale che ci circonda.
Ogni albero ha le sue, con forme, colori, disposizioni e dimensioni specifiche.
Imparare a riconoscerle significa avvicinarsi alla biodiversità con occhi nuovi, capaci di cogliere l’identità di ogni pianta.
A Roma, in primavera, con l’esplosione dei fiori, che colora il paesaggio urbano, c’é uno spettacolo naturale unico e per noi amanti delle piante per l’ecoprint, diventa molto più facile, rispetto ad altre stagioni,  riconoscere le diverse specie arboree, rispetto a quando sono spoglie o hanno solo le foglie.

IL LORO CHIARO LINGUAGGIO

Spesso non siamo abituati a pensare agli alberi come individui con caratteristiche proprie.
Li vediamo come sfondo del paesaggio, silenziosi e immobili.
Ma basta prestare un po’ più di attenzione per scoprire un linguaggio fatto di dettagli: le gemme, le cortecce, la disposizione dei rami.
Anche quando le foglie non sono ancora comparse, possiamo infatti distinguere un carpino da un faggio, un ciliegio da un acero, semplicemente osservando.
Le cortecce, ad esempio, mantengono nel tempo delle caratteristiche costanti: lisce o rugose, chiare o scure, screpolate o punteggiate e spesso raccontano storie di crescita, clima e adattamento.
Riconoscere gli alberi, diventa così un esercizio di attenzione e stupore, un modo per rinnovare ogni anno il nostro legame con la natura.
Perché la primavera, con la sua esplosione di vita, ci invita a rallentare e ad osservare. E ogni gemma è un piccolo miracolo che vale la pena di conoscere.

RICONOSCERE ED IDENTIFICARE GLI ALBERI ATTRAVERSO I FIORI 

Più di ogni altra cosa, i fiori primaverili offrono sicuramente, indizi preziosi, per identificare gli alberi.
Infatti la loro forma e colore sono importanti per l’identificazione.
 Ogni specie ha fiori con caratteristiche uniche, che variano nella forma, nelle dimensioni e nel colore.
Anche la disposizione dei fiori ci può aiutare.
La disposizione sui rami , che può essere a grappolo, a spiga, solitari, ecc. infatti,  è un altro elemento distintivo.
Il periodo di fioritura anche ci può dire qualcosa.
Alcuni alberi fioriscono molto presto, altri più tardi, e questo può aiutare a identificarli.
Vicino casa ho un albero, su una via dove passo spesso ed ora è tutto in fiore.

Identificare gli alberi : il ciliegio Mi stupisce ogni volta, perché quando ha le foglie, non suscita il mio interesse, mentre con i fiori non faccio altro che ammirarlo. E’ un ciliegio.

RISORSE UTILI PER IDENTIFICARE GLI ALBERI 

Per approfondire la conoscenza degli alberi e imparare a riconoscerli, possiamo però consultare decisamente dei libri.
Uno che mi sento di potervi consigliare è Riconoscere gli alberi. Ediz. a colori” di Roger Phillips, una guida illustrata che facilita il riconoscimento delle principali specie arboree.

Identificare gli alberi tramite libri
Poi c’è Alberi d’Italia e d’Europa. Guida al riconoscimento di Bernardo Ticli, che offre descrizioni dettagliate e immagini per identificare oltre 100 specie.

Oppure Guida agli alberi d’Italia di Touring Club Italiano.

APP INTERESSANTI

Anche le App sono molto utili come ad esempio PlantNet, un’app gratuita che permette di identificare le piante scattando una foto; l’app confronta l’immagine con un vasto database botanico: Android Apps on Google Play     Invece PictureThis, fornisce informazioni dettagliate sulle piante fotografate, inclusi consigli sulla cura.
Infine iNaturalist che oltre all’identificazione, consente di contribuire a progetti scientifici registrando le proprie osservazioni.

CONSIGLI AGGIUNTIVI  PER ESPLORARE E APPRENDERE

Per essere seguiti da esperti, invece, ci si può unire a escursioni guidate o corsi di riconoscimento degli alberi, organizzati da associazioni naturalistiche locali.
Per questi corsi di riconoscimento, alcune associazioni, come Flora Romana, organizzano appunto corsi per imparare a identificare gli alberi locali.Log in or sign up to view

ALBERI COMUNI 

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Stampare prima o dopo la cucitura

Meglio tingere e stampare prima o dopo la cucitura di un capo?
Spessissimo mi sento fare questa domanda.
Quindi se anche tu stai pensando di realizzare un capo d’abbigliamento personalizzato con questa tecnica e ti poni la stessa domanda, leggi l’articolo, perché bene o male, troverai qualche spunto utile.
La mia risposta è, che dipende da diversi fattori, come il risultato estetico desiderato, la praticità e la qualità della stampa.
Io in genere preferisco lavorare in ecoprint e in tintura,  sui pezzi di tessuto, tagliati, ma non ancora assemblati o cuciti.

Stampare prima o dopo la cucitura

CONSIGLI E MOTIVAZIONI PER SCEGLIERE IL MOMENTO GIUSTO

Tingere e stampare prima della cucitura
Se decidi di tingere o stampare il tessuto prima di cucirlo , lavorerai sui singoli pezzi di stoffa, prima che questi vengano assemblati.
Questo, come dicevo, a mio parere, ha diversi vantaggi, si potrà infatti avere  decisamente un migliore controllo della stampa.
Infatti,  lavorando su pezzi di stoffa piani, si possono posizionare con più precisione le foglie e i fiori, per ottenere un disegno armonioso.
Quindi di conseguenza, la lavorazione, sarà più facile, perché sarà anche più semplice arrotolare il tessuto attorno ai supporti e sicuramente in questo modo, si riusciranno ad ottenere stampe più nitide e ben definite.
Anche la colorazione, in caso di tintura, sarà più uniforme, infatti, possiamo distribuire sicuramente il colore, in modo più omogeneo su tutto il tessuto.

TINGERE E STAMPARE DOPO LA CUCITURA 

cucire prima un modello e poi stampare
cucire prima un modello e poi tingere o stampare

Stampare o tingere un capo già cucito, significa immergere o trattare con la stampa, l’indumento nella sua forma finale.
In realtà, ci sono alcuni vantaggi.
Ad esempio il posizionamento preciso della stampa sul capo finito : puoi vedere infatti, esattamente dove posizionare le foglie e ottenere un effetto più armonioso.
Inoltre si potrà ottenere probabilmente, un effetto più naturale.

Stampa dopo la cucitura
Stampa dopo la cucitura

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