Bignonia capensis

La Bignonia capensis è conosciuta anche come Tecomaria capensis.
 E’ una pianta rampicante, normalmente sempreverde, originaria del Sudafrica, appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

In genere la Bignonia capensis, ha una crescita vigorosa e le sue foglie sono lucide e lanceolate.
Sono infatti composte da 7-9 foglioline ovali di un verde brillante che si alternano lungo il fusto rampicante, creando una copertura densa e, come vedete dalla foto, particolarmente lussureggiante.

Bignonia capensis foglie
In realtà  potrebbe essere considerata anche una pianta invasiva, in quanto può crescere rapidamente e soffocare la vegetazione nativa.
Quindi direi che è molto importante controllare la sua diffusione e limitarne la propagazione nelle aree dove potrebbe causare danni agli ecosistemi locali.
La Bignonia capensis però, è una pianta ornamentale molto apprezzata per la sua bellezza e anche proprio, per la sua resistenza.
È ideale infatti, per coprire pergole, recinzioni e muri.

I SUOI FIORI

La sua fioritura è copiosa e duratura, avviene infatti, dalla tarda primavera fino all’autunno, ma i fiori, sbocciano in abbondanza, durante l’estate.
I fiori della Bignonia capensis sono tubolari e campanulati, di colore arancione o rosso.
I petali, delicati e sottili, si aprono come una tromba, rivelando un centro ricco di dettagli e sfumature.
Sono riuniti in infiorescenze corimbose all’apice dei rami.
Inoltre sono ricchi di nettare, attirano quindi, api, farfalle e colibrì, che contribuiscono alla loro impollinazione. Leggi tutto “Bignonia capensis”

Loropetalum

Conoscete il Loropetalum? Sicuramente si, soprattutto per chi come me, si occupa di ecoprint, ma proviamo a conoscerlo un pochino più a fondo.

CARATTERISTICHE BOTANICHE DEL LOROPETALUM

Noto anche come “arbusto cinese del fucsia” o semplicemente come “fucsia cinese”, appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae, la stessa dell’amamelide.
Il nome scientifico della pianta è Loropetalum chinense: “loropetalum” deriva dal greco e fa riferimento ai petali sottili del fiori, simili a nastri, mentre chinense sta per nativo della Cina.
Originario delle regioni subtropicali dell’Asia orientale, questo arbusto sempreverde, è ampiamente apprezzato per la sua straordinaria fioritura e il suo fogliame.
Loropetalum foglie

Le sue foglie, di forma ovale o lanceolata, si presentano in una gamma di tonalità che spaziano dal verde scuro al viola intenso.
Ma è soprattutto durante la fioritura che questo arbusto si rivela in tutta la sua bellezza: i fiori a forma di frusta spuntano dai rami, creando un affascinante contrasto. Possono essere di varie tonalità, dal rosa intenso, al rosso, al fucsia, al bianco.
Sbocciano dalla primavera all’estate, aggiungendo colore  al verde scuro delle foglie.

L’ASPETTO DELLA PIANTA

Per chi non dovesse conoscere la pianta, o riconoscerla, potrà farlo anche dal suo portamento che è sicuramente importante.
Il loropetalum infatti può crescere, fino a diventare un cespuglio compatto, o un piccolo albero, a seconda della varietà e delle cure fornite.
loropetalum più apprezzati e coltivati in giardino, sul terrazzo o balcone, sono in genere quelli che sviluppano una chioma di foglie rosse e fiori rosa acceso o fucsia, come il Loropetalum chinense Rubrum.
Alla stessa varietà appartiene anche il loropetalum rubrum, noto anche come oro petalo, una pianta che si trova sempre in parchi e giardini e che ha molto bisogno di sole.

IL SUO PORTAMENTO

Il portamento e l’aspetto della pianta possono variare in base al cultivar: in genere il loropetalum si sviluppa con una forma allargata e può raggiungere anche i tre metri di altezza, ma in commercio esistono varietà di dimensioni inferiori, come nel caso delle varietà di loropetalum nano.
Le varietà nane, consentono di coltivare la pianta anche in vaso e di creare dei
 loropetalum bonsai.
Il pH del terreno deve essere acido, quindi inferiore a 6.
 Lo si può misurare utilizzando un apposito kit e prelevando un campione di terreno.
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I miei tessuti in verde

Se nel web cerchiamo come tingere naturalmente di verde i nostri tessuti, troviamo un po’ di tutto, ma non sempre, quello che troviamo, ci soddisfa, quindi oggi voglio parlarvi dei miei tessuti in verde e delle mie esperienze a riguardo.
Intanto c’è da dire che il verde, non è solo il colore della rigenerazione e della vita, ma è un colore che è stato celebrato e utilizzato in modi diversi, attraverso le epoche, lasciando quindi un’impronta indelebile nella storia e nella cultura umana.

IL VERDE: UNA TONALITA’ DI RINASCITA
Il verde è universalmente riconosciuto come il colore della natura rigogliosa, delle foreste verdi e dei prati lussureggianti.
È simbolo di speranza e rinnovamento, riflettendo il ciclo senza fine della vita e della morte, che caratterizza il mondo naturale.
Nelle civiltà antiche, il verde era spesso associato a divinità legate alla fertilità e alla rinascita.
Ad esempio, nella mitologia egizia, il dio Osiride, il signore della fertilità e della rinascita, era spesso rappresentato con la pelle verde, simboleggiando la sua connessione con la natura e il ciclo eterno della vita.

CURIOSITA’ SUL VERDE
Il verde è anche un colore ricco di curiosità e sfumature interessanti.
Per esempio, sapevate che il verde è l’unico colore che non può essere prodotto dall’occhio umano? Esso verrà percepito solo, dalla somma dei colori primari.
Inoltre, il verde è ampiamente utilizzato nella psicologia del colore, per i suoi effetti calmanti e rilassanti.
È spesso associato alla tranquillità e all’equilibrio emotivo, ed è per questo che le stanze verdi sono comunemente utilizzate in ambienti terapeutici o di meditazione.

IL VERDE NELL’ANTICHITA’
Nelle antiche civiltà, l’uso del verde non si limitava solo alla simbologia, ma si estendeva anche alla produzione di pigmenti e tinture naturali.
Le tinture verdi venivano ottenute da diverse fonti, principalmente piante e minerali.

I MIEI TESSUTI IN VERDE IN TINTURA

La tintura con le piante, sappiamo bene che richiede tempo e pazienza.
I colori ottenuti sono spesso molto delicati, il verde  in particolare, è un colore difficile e spesso rappresenta una vera e propria sfida.
Perché il verde è così sfuggente? Le foglie contengono principalmente clorofilla, un pigmento verde essenziale per la fotosintesi.
La clorofilla è però instabile e si degrada facilmente con la luce, il calore e gli agenti chimici.
Estraendola dalle foglie, spesso si ottiene un verde giallognolo o olivastro, non il verde brillante che si desidera.
Queste in foto qui sotto, sono le varie tonalità che sono riuscita ad ottenere

I miei tessuti in verde
I miei tessuti in verde

In realtà le tonalità sono molte, dal verde/giallo, al verde salvia, fino al verde oliva, muschio o militare. Devo dire che mi piacciono tutte, ma come dicevo prima, non è proprio così facile e scontato, ottenerle. Leggi tutto “I miei tessuti in verde”

Tintura con foglie di Magnolia

Vi è mai balenato in mente di provare una tintura con le foglie di Magnolia?
A me si, ho una fila di alberi molto grandi, proprio sotto casa  e essendo alberi, o arbusti perenni, sono sempre lì a disposizione.
Le sue belle foglie durano infatti sull’albero, circa due anni, poi cadono, ma il ciclo non è uguale per ogni foglia, quindi, la perdita e il ricambio delle foglie si verifica gradualmente. Questo per dirvi che la magnolia, è una pianta perenne sempreverde.

CARATTERISTICHE DELLA MAGNOLIA

La magnolia, appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae, è un genere di alberi e arbusti conosciuti per la loro bellezza e la loro longevità.
Con più di 200 specie, la magnolia abbraccia un’ampia varietà di forme e dimensioni, dalle maestose magnolie alberate alle più delicate magnolie arbustive, infatti hanno particolari differenti, a seconda delle diverse specie.
Originarie principalmente delle regioni temperate e subtropicali dell’Asia e delle Americhe, sono però  ampiamente coltivate anche in altre parti del mondo per la loro bellezza ornamentale.

CARATTERISTICHE BOTANICHE

Albero magnolia con foglie

La magnolia è una pianta che può raggiungere altezze notevoli, con alcune specie che superano i 30 metri di altezza.
Le foglie della magnolia sono generalmente grandi, lunghe tra i 12 e i 15 cm lucide e di colore verde scuro, con forme che variano da lanceolate a ovate, a seconda della specie.
Ma è nei fiori che la magnolia rivela la sua massima bellezza: corolle ampie, spesso profumate, che sbocciano in una miriade di tonalità, dal bianco puro al rosa tenue al cremisi intenso.

L’ORIGINE DEL NOME

Il nome “magnolia” ha origini antiche e affascinanti.
Fu coniato in onore di Pierre Magnol, un famoso botanico francese del XVII secolo, che contribuì notevolmente alla classificazione delle piante.
Tuttavia, le radici del nome risalgono ancora più indietro nel tempo, al rinascimento spagnolo, quando fu utilizzato per la prima volta per descrivere il legno profumato di una pianta esotica scoperta in America.
Questo legno era conosciuto come “madera de magnolia”, e il termine fu in seguito adottato per indicare l’intero genere botanico.
Si dice che i primi fiori di magnolia siano sbocciati addirittura 20 milioni di anni fa, rendendo questa pianta una delle più antiche fioriture del mondo.

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Erodium Moschatum

Oggi torno a parlarvi di una pianta spontanea e per l’esattezza dell’ Erodium moschatum, che è una piccola pianta erbacea perenne.
Appartenente alla famiglia delle Geraniaceae, è tipicamente presente in habitat aperti, come prati, campi e bordi stradali ed è spesso considerata una specie infestante.
Nascosta tra l’erba, è riuscita a catturare decisamente la mia attenzione, durante una lezione di ginnastica posturale, che faccio in un bel parco della mia zona.

CARATTERISTICHE E PARTICOLARITA’

Le sue foglie, finemente segmentate , formano una rosetta basale, sono profondamente lobate e di colore verde intenso, mentre i fiori, di un delicato colore rosa o viola, sbocciano in piccoli gruppi all’apice dei fusti.
La pianta emana  un ‘aroma leggermente muschiato, da cui deriva il suo nome comune.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questa pianta è la sua capacità di sopravvivere in condizioni ambientali estreme, tra cui suoli poveri e terreni sassosi.
Questa adattabilità ecologica la rende una specie particolarmente resistente e molto diffusa.
Si trova in tutte le regioni italiane, eccetto, mi sembra, in Piemonte e Valle D’Aosta
Se qualcuno può confermare, ve ne sarei grata.

Foglie di Erodium Moschatum

 

LEGGENDE E FOLKLORE

L’Erodium moschatum è avvolta da diverse leggende e credenze popolari che ne esaltano le proprietà mistiche e curative.
In alcune culture antiche, si credeva che la pianta avesse poteri magici e proteggenti, e veniva spesso utilizzata in rituali di purificazione e guarigione.
Secondo alcune leggende, portare con sé un mazzetto di questa pianta, durante i viaggi, proteggeva dagli spiriti maligni e garantiva un viaggio sicuro.
In altre tradizioni, usavano i fiori di Erodium moschatum , nei rituali d’amore per attrarre l’affetto e la passione.

COLORI E USI TRADIZIONALI 

Le popolazioni indigene di molte regioni, in cui l’erodium moschatum è presente, da secoli hanno fatto uso delle sue proprietà coloranti per vari scopi. Ad esempio, i fiori e le foglie venivano utilizzati per tingere tessuti e pelli, producendo una vasta gamma di colori.
Questi colori erano apprezzati per la loro durata e per la loro capacità di resistere al lavaggio e all’esposizione alla luce.
Le foglie e i suoi fiori possono essere utilizzati anche, per preparare tisane dalle proprietà digestive e sedative.
In alcune culture, le foglie vengono aggiunte alle insalate per il loro sapore aromatico.
La pianta è tradizionalmente impiegata anche in campo medicinale per trattare disturbi gastrointestinali, mal di testa e ansia.
Tuttavia, è importante consultare un esperto prima di utilizzare qualsiasi pianta a fini medicinali.

COLORI E PRINCIPI ATTIVI DELL’ERODIUM  MOSCHATUM

Le parti più interessanti dell’erodium  moschatum, in termini di proprietà coloranti sono, per la mia sperimentazione, soprattutto le foglie che sono piccole e suddivise in segmenti lobati.
Tra i principi attivi presenti, troviamo principalmente flavonoidi, antociani e tannini.
Tra i flavonoidi presenti, ci sono quercetina, kaempferolo e luteolina, che sono i responsabili dei colori vivaci dei fiori e delle foglie.

TINTURA E STAMPA NATURALE SUI TESSUTI

Non conoscevo queste piantine, ma la forma delle foglie e le loro belle venature, mi hanno spinto immediatamente a provarle, sia in ecoprint, che in tintura.
Come dicevo più su, le foglie, sono molto ricche di pigmenti, infatti in tintura su seta, mordenzata con allume, mi ha regalato un giallo molto intenso.

Tintura con foglie di erodium moschatum

Cosa ho provato dopo? I famosi viraggi e questi sotto, sono i risultati.

Viraggi con tintura di Erodio

In stampa, con la tecnica dell’ecoprint invece, ho ottenuto sul cotone delle belle stampe. La foto non è un granché, ma penso si intuisca bene, la forza tintoria di queste belle foglioline.

Ecoprint su cotone

Sempre in ecoprint,  con coperta di legno di campeggio, ho ottenuto questa impronta, direi niente male, con del bel verdino.

Erodium moschatum con coperta legno di campeggio

Ecco, questa è la straordinaria diversità e potenzialità del regno vegetale, che mi porta ancora una volta ad amare e valorizzare le risorse naturali.

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