Le tre C dell’ecoprint

Le tre C dell’ecoprint, potrebbero essere tante.
Creatività, coraggio e  condivisione .
Oppure consapevolezza, conoscenza e controllo. O ancora curiosità, contaminazione e cambiamento. Oggi di C me ne vengono tante in mente: , costanza, collaborazione e confronto.
Quale delle C,  sentite più vostre ?

Parto dalla prima:

LE MIE TRE C DELL’ ECOPRINT

LA CREATIVITA’
Sul web ho trovato questa definizione:
La creatività è uno stile di pensiero che si esprime in processi mentali caratteristici. Procede essenzialmente per associazioni tra idee, concetti, fatti, e dà origine a idee e concetti nuovi, invenzioni, scoperte: insomma, a risultati tanto originali quanto efficaci. Nell’ecoprint, potrebbe tradursi in capi stampati con originalità .
Io  spesso ci provo, ma non sempre la cosa è facile. Qui sotto ad esempio ho creato uno scialle con delle righe, in modo da avere un gioco diverso sia di colori che di movimento.

IL CORAGGIO

Il coraggio deriva dal latino cor habeo, che vuol dire avere cuore, agire con il cuore. Il coraggio quindi è quella forza d’animo che ci viene quando facciamo le cose a cui davvero teniamo. Nell’ecoprint, potremo tradurlo quindi nel fare, provare e sperimentare le cose, appunto, mettendoci il cuore. Questo in realtà, il mettersi alla prova e avere coraggio di sbagliare, credo lo facciamo sicuramente, un po’ tutte noi. Coraggio quindi di provare cose nuove, lasciando indietro le proprie zone comfort, come in questo lavoro qui sotto in foto.

In quest’altro invece vi mostro un altro esperimento, dove ho mischiato lettere dell’alfabeto con foglie tintorie. Questo perché amo vedere sempre modi nuovi di stampare.

La mia terza C dell’ecoprint, come potete ben intuire dai miei ormai consueti articoli domenicali, è la condivisione.

CONDIVISIONE 
Sempre sul web ho trovato questa definizione del perché condividere:
Il motivo principale per cui condividere è perché solo condividendo è possibile far scoprire e conoscere nuove idee (soluzioni, strategie, risorse) con le quali migliorare le nostre capacità e quelle del mondo che ci circonda. Condividere serve prima di tutto a cambiare le cose.

ALTRE CONSIDERAZIONI

Se prendiamo in considerazione la consapevolezza invece, posso affermare che il maggior livello di consapevolezza che riusciamo a instaurare, ad esempio, con la natura, dipende dalle procedure che applichiamo sui nostri tessuti, quindi dalle competenze che abbiamo raggiunto.
Solo con le competenze infatti, possiamo  riuscire ad avere un po’ di controllo in più sul risultato, anche se sappiamo tutti che il controllo non è certamente  al 100% .

Occorre sempre, a mio avviso, studiare  con costanza, impegno e dedizione. Se si hanno delle belle idee creative e poi non ci si dedica anima e corpo, l’idea rimane solo un’idea.

Per raggiungere i propri  obiettivi secondo me quindi,  c’è sempre bisogno di una forte motivazione.

Ci sarebbe su quest’argomento e sulle tre C dell’ecoprint più importanti per ognuna di noi, da parlare tantissimo, ma siccome il Natale è vicinissimo e devo fare ancora tantissime cose,  mi fermo qui.

Vi auguro delle feste piene di serenità e un inizio di anno strepitoso.  Ritroverete  i miei nuovi articoli, solo dopo le feste e per il nuovo anno mi è piaciuto questo pensiero che vi dedico con affetto:

“E’ dura lasciar andare i vecchi convincimenti. Abbiamo familiarità con essi, siamo a nostro agio con loro e abbiamo passato molti anni costruendo sistemi e sviluppando abitudini che si basano su di essi. Adesso, però, abbiamo bisogno di occhiali nuovi e di buttare via quelli vecchi”
Kenichi Ohmae)