Tessuti e mordenzatura

Tessuti e Mordenzatura:  estetica e resistenza
La tintura naturale mi ha sempre affascinato per i suoi bei colori , la connessione con la natura e il rispetto per l’ambiente.
Infatti se dovessi definire la tintura naturale o la stampa botanica, le definirei con le parole “ rispetto, consapevolezza, ma anche molta conoscenza tecnica. ”
In realtà, infatti, quando si parla di durabilità del colore, soprattutto per i tessuti destinati all’uso quotidiano o alla commercializzazione, entrano in gioco criteri tecnici ben precisi: resistenza ai raggi UV, ai lavaggi ripetuti e allo sfregamento.
Praticamente è un vero equilibrio tra arte e scienza, dove ogni scelta – dalla pianta al mordente, fino al tipo di tessuto – contribuisce a creare qualcosa di bello e durevole.

LA SCELTA DELLA PIANTA E IL RUOLO DELLA MORDENZATURA 

Per ottenere colori durevoli, la scelta della pianta tintoria è cruciale.
Il colore però, non dipende solo dalla pianta, perché per i tessuti la mordenzatura,  gioca un ruolo essenziale.

Tessuti e mordenzatura
La mordenzatura, cioè il trattamento preliminare del tessuto con sali minerali o sostanze naturali che favoriscono la fissazione del colore, può fare la differenza tra un colore che sbiadisce in pochi lavaggi e uno che resiste nel tempo.
Però ci sono alcuni esempi di piante ad alta tenuta, come l’Indaco,

tintura naturale con indaco

noto per la sua resistenza alla luce e ai lavaggi, la cipolla e il  melograno, ricchi di tannini colorati, ideali quindi  per la biancheria da casa o tessuti soggetti a uso intenso.

TESSUTI E MORDENZATURA DELLE FIBRE PROTEICHE 

Quando si parla di mordenzatura, molti pensano subito a processi lunghi e complicati.
Ma per chi lavora con fibre proteiche come lana e seta, la realtà è molto più semplice e gratificante!
La mordenzatura serve a preparare la fibra ad accogliere i pigmenti delle piante tintorie, rendendo il colore più intenso e duraturo.
Nel caso di fibre proteiche, il processo è diretto e senza troppi passaggi.
In più, alcune piante — in particolare quelle ricche di tannini — si comportano da mordenti naturali e possono essere usate anche senza trattamenti preliminari.
Ma attenzione: usare un mordente ne esalta comunque la resa cromatica.

ALLUME E CREMOR TARTARO: LA COPPIA PERFETTA 

Il metodo più diffuso ed efficace, per mordenzare lana e seta è un semplice bagno di allume di potassio.tessuti in mordenzatura

A questo si aggiunge il cremor tartaro, in particolare per la lana, ma spesso lo uso anche per la seta.
Il cremor tartaro è un ingrediente che svolge tre ruoli fondamentali: da un lato aiuta a liberare lo ione metallico dell’allume, dall’altro mantiene stabile il pH del bagno, proteggendo così la fibra.

In pratica, l’allume si lega meglio alla fibra e crea il ponte ideale tra essa e il colore.
In più, serve a mantenere morbide le fibre e ad accendere maggiormente i colori.

COTONE E FIBRE CELLULOSICHE 

E per il cotone? Qui la faccenda cambia un pochino.
Le fibre cellulosiche, essendo costituite da zuccheri, sono meno ricettive sia ai mordenti sia ai pigmenti.

tessuti vegetali
tessuti vegetali

Anche se, ad esempio, piante come il catechu, tingono bene anche senza mordenzatura, la maggior parte delle tinture vegetali richiede un trattamento mirato.
Immaginiamo le fibre come una catena di “omini” (le molecole) che si tengono per mano.
A seconda che gli omini siano fatti di amminoacidi o zuccheri, il modo in cui si legheranno con il colore cambia radicalmente.
Le ricette che preferisco sono due: o la classica, allume e soda o quella a  base di acetato di alluminio, una soluzione molto efficace, soprattutto quando si vogliono ottenere tonalità nitide e brillanti.
Ma questi sono argomenti per un articolo futuro…

SOLIDITA’ DEL COLORE : PERCHE’ E’ IMPORTANTE 

Quando un tessuto tinto o stampato, è destinato a diventare biancheria da tavola, abbigliamento estivo in cotone o lino, o complementi d’arredo esposti alla luce, la solidità del colore diventa un requisito fondamentale.
In questi casi, il processo deve essere scelto con attenzione: il colore dovrà resistere al sole, ai frequenti lavaggi, all’usura del tempo.

Tessuti con tintura naturale
Per chi ha già un poco di esperienza, sa quindi, che non tutti i colori ottenuti da piante naturali, sono adatti a questo scopo: alcuni pigmenti, come quelli delle antocianine, tendono a degradarsi facilmente, soprattutto in ambienti alcalini o sotto l’effetto del calore.
Un bel bagno di tintura rosa-violaceo può diventare infatti, presto grigio e spento se applicato a una tovaglia lavata spesso.
Comprendere bene quindi, il ruolo della mordenzatura e la natura dei pigmenti vegetali, ci permette di godere appieno di questa meravigliosa pratica.

Infine sono dell’idea,  che non necessariamente, ogni tessuto tinto, debba comunque durare per sempre.
Infatti alcuni capi, con un po’ di creatività, possono decisamente essere pensati per cambiare, evolversi e persino scolorire in modo affascinante.
Auguro quindi, a questo punto, una buona creatività e un  buon lavoro a tutti!

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