L’Albizia

L’ Albizia appartenente alla famiglia delle Fabaceae, é conosciuta con svariati nomi : Acacia di Costantinopoli, Gaggia arborea, Albero di seta persiano o Albero di seta rosa.
Voi sotto che nome la conoscete?
Le specie e le varietà appartenenti al genere denominato Albizia sono all’incirca 50 e la più comune in Italia è l’ Albizia julibrissin.
E’ un albero dall’aspetto un po’ esotico, ed è noto per la sua struttura maestosa.
Le foglie sono bipennate, composte da un asse principale e da  numerosi piccoli assi più brevi, che a destra e a sinistra hanno una serie di tante piccole foglioline ovali verde brillante che ricordano un po’ quelle della mimosa.

foglie di Albizia

ALBIZIA PIANTA PERENNE
L’Albizia è una pianta perenne decidua.
Le piante perenni sono quelle il cui ciclo vitale non termina come per le piante annuali, difatti vanno a riposo durante la stagione invernale e riprendono la fase di vegetazione in primavera.
E’ una pianta che riesce ad adattarsi senza troppe difficoltà a svariati contesti ambientali.
Infatti, sopporta il freddo e le temperature molto inferiori allo zero, resiste al caldo afoso e non risente della salsedine.
Spesso le foglie, pur essendo caduche, resistono bene sull’albero, tutto  l’inverno. Infatti cambiano un po’ colore durante il corso dell’anno, ma raramente perdono veramente le loro foglie.

PARTICOLARITA’ UNICHE DELL’ALBIZIA

Una delle caratteristiche più affascinanti dell’Albizia è la sua capacità di chiudere le foglie durante la notte e in caso di pioggia, un comportamento noto come nyctinasty.
Questo adattamento è un meccanismo di difesa che protegge la pianta dagli insetti notturni e dalla pioggia, contribuendo al suo stato di salute complessivo.
Un’altra particolarità dell’Albizia è che le sue radici agiscono come fissatori di azoto nel terreno, migliorando la sua fertilità.
Inoltre, l’Albizia è utilizzata nella medicina tradizionale di alcune culture per le sue presunte proprietà curative.

ORIGINI

L’Albizia è originaria delle regioni dell’Asia comprese tra la Transcaucasia orientale e il Giappone.
Il suo nome è un omaggio al naturalista fiorentino Filippo degli Albizzi, che per primo la introdusse in Europa verso la metà del ‘700 da Costantinopoli e da lì, subito conobbe poi, immediata diffusione.

In Giappone, l’Albizia è nota come “Nemu-no-ki”, che significa “albero del sonno”. Si crede che dormire all’ombra di questo albero porti sogni tranquilli e riposanti.
Questo simbolismo ha contribuito a diffondere la popolarità dell’Albizia nei giardini zen e nei luoghi di meditazione.

LEGGENDE E TRADIZIONI

In alcune tradizioni asiatiche invece, l’Albizia è considerata un albero sacro, simbolo di amore e amicizia.
Inoltre si narra che abbia il potere di portare fortuna e prosperità a chiunque la pianti vicino alla propria abitazione.
Altre storie parlano di spiriti custodi che dimorano tra i rami dell’Albizia, proteggendo la terra e coloro che la coltivano.

L’ALBIZIA IN ECOPRINT

Adoro questa pianta per le impronte verdi che rilascia sul tessuto.
Ditemi voi se non è veramente di bell’effetto !

Stampa in ecoprint con l'albizia

Possiamo utilizzare, come nella foto qui sopra, il rametto intero dell’albizia, perché comunque è tenero e nell’avvolgimento del bundle, non ci darà fastidio.
Oppure, possiamo suddividere le sue fogliette e metterle sparse, come nella foto qui sotto.

foglie sparse di Albizia

Quando sarà epoca di fioritura, nel periodo primaverile estivo, poiché non l’ho ancora fatto, vorrò provare i suoi ciuffi piumosi, nonché i  suoi fiori rosei.
Eh si, perché durante la fioritura, l’Albizia si trasforma in uno spettacolo di colori.
I suoi fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia e variano dal bianco al rosa fino al viola intenso.

fiori di acacia di Costantinopoli

E voi che esperienza avete con questa pianta?
Se ne avete voglia, raccontatemelo nei commenti del blog.

Domenica prossima e l’altra ancora è festa, quindi vi auguro un meraviglioso Natale e a risentirci nell’anno nuovo.
Appuntamento consueto al 7 gennaio 2024.

3 risposte a “L’Albizia”

  1. Buongiorno,
    questa pianta non la conosco e in realtà non mi è mai capitato di vederla.
    Bellissima la fioritura.
    Per quanto riguarda l’ uso in ecoprint, visti i bei risultati, vorrei poter riuscire a trovarla per poterla usare, la sua impronta è bellissima.
    Spero di essere fortunata, andrò per boschi.
    Un carissimo saluto
    Francesca

  2. Ciao Carla. Alcune piante da noi sono proprio introvabili. Ma il bello è questo! Ogni territorio offre una natura diversa tutta da assaporare. Bella anche la signora albizia!
    Buona domenica! E grazie!

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