La Dodonea Purpurea

Conoscete la Dodonea Purpurea? Io l’ho conosciuta tempo fa, per caso.
E cosa ti viene subito da pensare? Che la natura è un insieme di meraviglie inesplorate !
Poiché appunto, sono rimasta attratta dal colore di questa pianta e dal suo portamento, chiaramente l’ho subito acquistata in vaso.
C’è da dire, che la Dodonea Purpurea non ha affascinato solo me,  ma per secoli ha affascinato anche botanici e artisti.
Infatti questa pianta, nota anche come “pianta del sangue” o “albero del sangue”, possiede un’interessante e ricca storia.

STORIA E ORIGINI DELLA DODONEA PURPUREA

La Dodonea Purpurea, è originaria delle regioni subtropicali e temperate dell’Australia e della Nuova Zelanda.
E’ stata scoperta per la prima volta dagli aborigeni australiani che ne hanno riconosciuto il valore sia come pianta medicinale che per le sue proprietà tintorie.
Il nome “Dodonea” è un omaggio all’antico oracolo greco di Dodona, rinomato per la sua connessione con la natura e la saggezza.
Sembra però anche, che debba il suo nome al medico- botanico fiammingo Rembert Dodoens (1517-1585).
La Dodonaea in Australia è chiamata “Purple Hop Bush” o “Ake Ake” in riferimento agli arbusti del luppolo, perché le capsule, dal gusto amaro, venivano usate dai primi coloni per aromatizzare la birra in sostituzione appunto del luppolo.

CARATTERISTICHE BOTANICHE 

La Dodonea è una specie sempreverde, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae, come anche il più conosciuto ippocastano.

foglie della dodonea purpurea
Questo genere contiene all’incirca 70 specie.
La varietà di maggiore impatto estetico, è la Dodonaea viscosa rubra o purpurea che al freddo dell’inverno colora di rosso acceso il suo fogliame.
Ed è proprio  la specie Dodonaea viscosa, la pianta transoceanica più disseminata. Leggi tutto “La Dodonea Purpurea”

Arredamento artigianale con stampa in ecoprint

Ciao, ogni tanto ho voglia di scrivere articoli su considerazioni e suggerimenti, oggi ad esempio ho voglia di parlare dell’arredamento artigianale con stampa in ecoprint.
Infatti nel mondo dell’arredamento contemporaneo, ho notato che sempre più persone cercano soluzioni che siano non solo esteticamente gradevoli, ma anche sostenibili dal punto di vista ambientale.
L’arredamento artigianale con tessuti realizzati in ecoprint, quindi, si sta guadagnando un posto di rilievo in questa tendenza.
Questa tecnica innovativa permette di creare, come ben sappiamo, pezzi unici e autentici che non solo aggiungono un tocco di natura all’ambiente, ma contribuiscono anche a preservare il pianeta.

IDEE PER UN ARREDAMENTO ARTIGIANALE CON STAMPA IN ECOPRINT

I cuscini ad esempio, sono dei versatili elementi d’arredo, diventati ultimamente parte integrante dell’arredamento.
Possiamo infatti rinnovare l’ambiente, con poca spesa, aggiungendo  un tocco di natura e colore alla nostra casa.cuscini con stampa in ecoprint

Questi pezzi possono essere focali in un ambiente e possono senz’altro creare un’atmosfera decisamente accogliente.
Anche quadri e tende  possono essere degli elementi utilizzati per creare degli ambienti rilassanti ed informali, ma piacevoli e confortevoli.
Questo perché con le stampe in ecoprint  si può creare un’atmosfera rilassante ispirata appunto alla natura.
L’utilizzo infatti di materiali naturali, i colori caldi e neutri e l’aggiunta di tessuti morbidi e leggeri, possono trasformare una stanza, in un’oasi di assoluta tranquillità, direi, con conseguente fruttuoso relax.

tenda in cotone con ecoprint

Questi colori neutri, bianco, grigio, beige, verde, giallo e marrone che richiamano la natura, sono  colori perfetti da combinare insieme, per creare contrasti con le pareti oppure con i mobili.
L’unico suggerimento con le tende, è quello di posizionarle, in una finestra a nord, dove cioè batte poco il sole, altrimenti dobbiamo essere consapevoli che con il tempo, i colori sbiadiranno un po’.
Niente paura però, perché potremmo tornare a stamparci su.

sopraccoperta stampata su tele antiche

 

Per quanto riguarda invece i complementi d’arredo  come sopraccoperte, runner per tavoli, lampade ecc. possiamo sicuramente sbizzarrirci con questa nostra adorata tecnica.
Qui a fianco, in foto, potrete vedere una sopraccoperta realizzata con la tecnica dell’ecoprint realizzata su tele antiche, cucite tra loro.

Si potrebbero inoltre rivestire piccoli mobili, come sedie, panchetti, poltrone, testate del letto ed altro.
In questo modo possiamo avere decisamente un look unico.
Basterà infatti rinnovare il  piccolo mobilio, in modo raffinato e originale, ma che sarà poi, a mio avviso, di grande  impatto.

 

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Sambucus Ebulus

Il Sambucus Ebulus, noto anche come ebbio, è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Adoxaceae.
Vorrei in questo articolo esplorare a fondo questa pianta insieme a voi, per poterla poi riconoscere e scoprire così le sue peculiarità.
Cresce spontaneamente in molte parti del mondo, ma spesso è confuso con il più noto Sambucus Nigra, il sambuco nero.
E’ una pianta che potenzialmente potrebbe essere tossica se consumata in grandi quantità e se ingerita.

RICONOSCIMENTO DEL SAMBUCUS EBULUS:
Il Sambucus Ebulus è un arbusto perenne che cresce comunemente in aree boschive, siepi e terreni incolti.
Ecco alcuni tratti distintivi che ti aiuteranno a riconoscerlo:

Foglie: Le foglie del Sambucus Ebulus sono alterne e composte, con foglioline seghettate e piccioli lunghi. Sono di colore verde scuro e possono variare in dimensione a seconda dell’età della pianta.
Raccogliendole, emanano un odore forte e particolare, per il mio gusto, un poco sgradevole.

Fiori: I fiori sono piccoli, bianchi e presentano un’ombra, con un caratteristico odore dolciastro. Fiorisce in primavera e all’inizio dell’estate.

Frutti: I frutti sono simili a piccole bacche di colore rosso scuro a maturità.

Fusto e Radici: Il fusto è eretto e ramificato, come anche le radici sono legnose e ramificate.

sambucus ebulus foglie

 

CURIOSITA’ SUL SAMBUCUS EBULUS     

Utilizzo Storico: Il Sambucus Ebulus è stato utilizzato sin dall’antichità per le sue proprietà tintorie. Le sue bacche ei suoi fiori venivano impiegati per creare pigmenti naturali e servivano per la preparazione di inchiostri.
Soprattutto le bacche erano utilizzate come tintura (citata persino da Virgilio). Io invece, non preferisco usarle.

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La cymbalaria muralis

La Cymbalaria Muralis, comunemente conosciuta come “Linchetto o Erba dei Muri”, “Erba dei Muraglioni” o “Sciantosa” o più semplicemente ” Ederina dei muri“, è una pianta affascinante che cattura l’attenzione ovunque cresca.
Infatti lo scorso anno , avevo posteggiato la macchina vicino ad un muro e mi è apparsa lei.
Non la conoscevo, ma le sue fogliette a forma di cuore mi hanno subito catturata.
foglie di cymbalaria muralis
In men che non si dica, l’ho raccolta e provata nel mio ecoprint.

In questo articolo, esploreremo la Cymbalaria Muralis , una pianta da muro con usi sorprendenti, curiosità affascinanti e le varie opportunità nell’ecoprinting legate a questa pianta.

CYMBALARIA MURALIS:  PICCOLA ERBA CON GRANDI POTENZIALITA’

E’ una pianta originaria delle regioni mediterranee, in particolare originaria dell’Europa meridionale e occidentale.
E’ una pianta rampicante ed è famosa per la sua adattabilità e la sua incredibile capacità di sopravvivenza in ambienti urbani.
Il suo nome “muralis” infatti, fa riferimento al suo habitat preferito: le pareti di pietra e i muri.
Appartiene alla famiglia
delle Scrophulariaceae ed è caratterizzata da piccole foglie a forma di cuore e fiori tubolari che variano dal blu al viola.
I suoi fiori sono simili a quelli della bocca di leone e hanno l’abitudine di ruotare seguendo il moto del sole, come fanno i girasoli.
Il loro periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Marzo-Ottobre.

MIGRAZIONE VERTICALE

E’ inoltre famosa per la sua capacità di crescere su superfici verticali, appunto, come muri, rocce, scarpate e luoghi ombreggiati.
La Cymbalaria Muralis ha sviluppato infatti una struttura unica per farlo: produce piccole ventose adesive, chiamate “clavicole” , che le permettono di aderire saldamente alle superfici verticali.
Vedrete, non sarà difficile trovarla e riconoscerla. Leggi tutto “La cymbalaria muralis”

Ecoprint e riciclo nell’economia circolare

Dove si incontrano l’ecoprint e il riciclo nell’economia circolare ?
Inizio subito questo articolo, con una domanda,  ancor prima di darvi il bentrovati !
Io penso, ormai da molti anni, che l’ecoprinting e il riciclo, dimostrano, che la creatività può essere un motore, per avere un cambiamento positivo nel nostro pianeta.
Durante l’estate ho fatto tante riflessioni su questo argomento e come spesso accade, le deduzioni sono, per me, sempre le stesse: usare tessuti o oggetti riciclati come base per l’ecoprinting è un modo per unire l’arte alla sostenibilità.
A questo punto, un vecchio lenzuolo può diventare una creazione botanica, molto particolare.
Ricercando tra le mie foto, infatti, mi è apparso un cappello, realizzato, appunto, utilizzando un vecchio lenzuolo che aveva al tatto, una mano morbida e adatta all’uso.
Certamente le varie tecniche, tra cui gli inchiostri naturali, l’ecoprint e il cucito, lo hanno trasformato.  Nasce però, come vi dicevo,  da un vecchio lenzuolo, che ho mordenzato appositamente.

Ecoprint e riciclo

Il mio approccio al consumo, da quando stampo con le piante e tingo con i colori naturali, devo dire che è cambiato !

RICICLO CREATIVO : TRASFORMARE IL VECCHIO IN NUOVO

Stampare foglie e fiori su materiali riciclati, ad esempio come carta o cartone, può trasformare il comune, in qualcosa di straordinario.
Uno dei miei consigli infatti, è proprio quello di trasformare il vecchio in nuovo.
Trasformiamo allora vecchie magliette o vecchi tessuti in borse, cercando di reinventare gli oggetti e i materiali esistenti.
Possiamo così trasformare una sedia vintage, in un capolavoro tutto nostro, oppure rivestire una vecchia lampada e creare un’atmosfera tutta particolare.

Nella foto qui sotto ho dato nuova vita a un vecchio centrino, stampando una gerbera in ecoprint.
Solo così riusciremo a ridurre i rifiuti, dando vita a pezzi unici con una storia sicuramente, tutta da raccontare.

riciclo creativo Leggi tutto “Ecoprint e riciclo nell’economia circolare”