Erodium Moschatum

Oggi torno a parlarvi di una pianta spontanea e per l’esattezza dell’ Erodium moschatum, che è una piccola pianta erbacea perenne.
Appartenente alla famiglia delle Geraniaceae, è tipicamente presente in habitat aperti, come prati, campi e bordi stradali ed è spesso considerata una specie infestante.
Nascosta tra l’erba, è riuscita a catturare decisamente la mia attenzione, durante una lezione di ginnastica posturale, che faccio in un bel parco della mia zona.

CARATTERISTICHE E PARTICOLARITA’

Le sue foglie, finemente segmentate , formano una rosetta basale, sono profondamente lobate e di colore verde intenso, mentre i fiori, di un delicato colore rosa o viola, sbocciano in piccoli gruppi all’apice dei fusti.
La pianta emana  un ‘aroma leggermente muschiato, da cui deriva il suo nome comune.
Una delle caratteristiche più affascinanti di questa pianta è la sua capacità di sopravvivere in condizioni ambientali estreme, tra cui suoli poveri e terreni sassosi.
Questa adattabilità ecologica la rende una specie particolarmente resistente e molto diffusa.
Si trova in tutte le regioni italiane, eccetto, mi sembra, in Piemonte e Valle D’Aosta
Se qualcuno può confermare, ve ne sarei grata.

Foglie di Erodium Moschatum

 

LEGGENDE E FOLKLORE

L’Erodium moschatum è avvolta da diverse leggende e credenze popolari che ne esaltano le proprietà mistiche e curative.
In alcune culture antiche, si credeva che la pianta avesse poteri magici e proteggenti, e veniva spesso utilizzata in rituali di purificazione e guarigione.
Secondo alcune leggende, portare con sé un mazzetto di questa pianta, durante i viaggi, proteggeva dagli spiriti maligni e garantiva un viaggio sicuro.
In altre tradizioni, usavano i fiori di Erodium moschatum , nei rituali d’amore per attrarre l’affetto e la passione.

COLORI E USI TRADIZIONALI 

Le popolazioni indigene di molte regioni, in cui l’erodium moschatum è presente, da secoli hanno fatto uso delle sue proprietà coloranti per vari scopi. Ad esempio, i fiori e le foglie venivano utilizzati per tingere tessuti e pelli, producendo una vasta gamma di colori.
Questi colori erano apprezzati per la loro durata e per la loro capacità di resistere al lavaggio e all’esposizione alla luce.
Le foglie e i suoi fiori possono essere utilizzati anche, per preparare tisane dalle proprietà digestive e sedative.
In alcune culture, le foglie vengono aggiunte alle insalate per il loro sapore aromatico.
La pianta è tradizionalmente impiegata anche in campo medicinale per trattare disturbi gastrointestinali, mal di testa e ansia.
Tuttavia, è importante consultare un esperto prima di utilizzare qualsiasi pianta a fini medicinali.

COLORI E PRINCIPI ATTIVI DELL’ERODIUM  MOSCHATUM

Le parti più interessanti dell’erodium  moschatum, in termini di proprietà coloranti sono, per la mia sperimentazione, soprattutto le foglie che sono piccole e suddivise in segmenti lobati.
Tra i principi attivi presenti, troviamo principalmente flavonoidi, antociani e tannini.
Tra i flavonoidi presenti, ci sono quercetina, kaempferolo e luteolina, che sono i responsabili dei colori vivaci dei fiori e delle foglie.

TINTURA E STAMPA NATURALE SUI TESSUTI

Non conoscevo queste piantine, ma la forma delle foglie e le loro belle venature, mi hanno spinto immediatamente a provarle, sia in ecoprint, che in tintura.
Come dicevo più su, le foglie, sono molto ricche di pigmenti, infatti in tintura su seta, mordenzata con allume, mi ha regalato un giallo molto intenso.

Tintura con foglie di erodium moschatum

Cosa ho provato dopo? I famosi viraggi e questi sotto, sono i risultati.

Viraggi con tintura di Erodio

In stampa, con la tecnica dell’ecoprint invece, ho ottenuto sul cotone delle belle stampe. La foto non è un granché, ma penso si intuisca bene, la forza tintoria di queste belle foglioline.

Ecoprint su cotone

Sempre in ecoprint,  con coperta di legno di campeggio, ho ottenuto questa impronta, direi niente male, con del bel verdino.

Erodium moschatum con coperta legno di campeggio

Ecco, questa è la straordinaria diversità e potenzialità del regno vegetale, che mi porta ancora una volta ad amare e valorizzare le risorse naturali.

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La Rosa Rugosa

Sappiamo bene che il mondo delle rose è molto vasto, ma la Rosa Rugosa è una varietà che spicca per la sua bellezza rustica e la sua resistenza straordinaria.
Infatti una delle qualità più apprezzate della Rosa Rugosa, è proprio la sua resistenza e la sua facilità di coltivazione.
Questa pianta prospera in una varietà di condizioni, compresi terreni poveri e terreni sabbiosi, e può tollerare sia il pieno sole che l’ombra parziale.
La Rosa Rugosa fa parte della famiglia delle Rosaceae ed è una delle oltre 100 specie nel genere Rosa.
Racchiude in sé una ricca storia, affascinanti leggende e una vasta gamma di utilizzi, compreso quello chiaramente, dell’ecoprint,  utilizzando soprattutto  le sue foglie.
Poiché è una varietà che non ho a portata di mano nel mio quartiere, ho conservato le sue foglie, facendole seccare e poterle poi utilizzare all’occorrenza.

Rosa rugosa foglie secche

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Erodium ciconium

Non ne conoscevo il nome, questa piccola piantina spontanea, l’Erodium Ciconium,  l’avevo usata in ecoprint, soprattutto per la sua forma interessante e devo dire che  mi era piaciuta molto.
Poi chiaramente l’ho provata in tintura e questo nella  foto sotto è il colore interessante che ha rilasciato.

foglia di Erodium ciconium

LA POTENZA DELLA COLLABORAZIONE ONLINE

Sappiamo bene che i social media, hanno rivoluzionato il modo in cui si condividono le informazioni e le conoscenze.
Gli appassionati di botanica infatti e gli amanti della natura come me,  possono trovare risorse inestimabili, soprattutto nei gruppi di riconoscimento piante.
In questi gruppi,  collaborativamente, si cerca di identificare, ciò che gli utenti presentano.
La collaborazione poi, a volte, va oltre il semplice riconoscimento delle piante.
Gli utenti condividono consigli sulla coltivazione, cura e conservazione delle piante, creando poi una rete di conoscenze che beneficia tutti.
Inoltre, la diversità di prospettive e l’accesso a esperti in tutto il mondo amplificano la ricchezza di informazioni disponibili.
E’ così che ho saputo il nome di questa piantina, per me nuova.

PIANTE SPONTANEE : UN MONDO DA SCOPRIRE

Le piante spontanee, credo, occupino un posto speciale nella natura.
Crescono liberamente, senza intervento umano diretto, ma spesso, purtroppo, vengono sottovalutate.
Possiamo dire che le piante spontanee, sono dei veri sopravvissuti, perché
crescono in luoghi inaspettati, dalle fessure dei marciapiedi, ai campi abbandonati, dimostrando la sorprendente resilienza della natura.
Per noi questa resilienza, dovrebbe essere una lezione preziosa, ci insegna infatti,  a adattarci alle sfide, senza perdere la nostra bellezza intrinseca. Leggi tutto “Erodium ciconium”

Il Geranio volgare

Le festività natalizie e di fine anno ci hanno regalato momenti di gioia e riflessione, ma ormai sono alle spalle, è quindi giunto il momento di riprendere con i miei articoli domenicali ed oggi voglio parlarvi di una piccola piantina spesso trascurata : il Geranio volgare.
Sebbene possa sembrare una piantina molto comune, dietro la sua apparenza modesta, nasconde una ricca storia di usi, tradizioni e piccoli aneddoti che meritano sicuramente di essere approfonditi.
In genere lo raccolgo nei prati o nei giardini, ma in questi giorni l’ho trovato per caso, cresciuto in un vaso del mio balcone, insieme ad altre spontanee.
Probabilmente è nato nel mio vaso, perché l’impollinazione avviene tramite insetti.
La sua presenza quindi per me, è un auspicio per un anno prospero e fiorito.

Geranio volgare

DIETRO IL NOME “VOLGARE”

Il termine “volgare” nel nome del geranio, non sottolinea affatto la sua mancanza di raffinatezza, bensì deriva dal latino “vulgus”, che significa “popolo” o “comune”.
Questo nome sottolinea la popolarità e l’ampia diffusione della pianta tra la gente comune, rendendolo un elemento familiare appunto, in molti giardini domestici.

Il suo nome italiano è Geranio volgare, quello scientifico è Geranium molle e il suo nome inglese è Dovefoot geranium.

CARATTERISTICHE DEL GERANIO VOLGARE

Il Geranium molle è una pianta annuale, fa parte della famiglia delle Geraniaceae ed ha origine in Asia e in Europa, ora invece, è diffuso un po’ in tutta Italia, infatti cresce spontaneamente nei campi e nei prati incolti.
La pianta è resistente e richiede poche cure, fiorisce abbondantemente durante la primavera e l’estate, precisamente nel periodo compreso tra i mesi di Marzo e Settembre.
Possiede delle foglie con lobi arrotondati,  una sostanziosa pelosità, avvertibile al tatto, come fosse un velluto, su entrambe le facce e nervature che si irradiano da un punto centrale, come si percepisce bene nella foto qui sotto.

Venatura delle foglie Leggi tutto “Il Geranio volgare”

L’Albizia

L’ Albizia appartenente alla famiglia delle Fabaceae, é conosciuta con svariati nomi : Acacia di Costantinopoli, Gaggia arborea, Albero di seta persiano o Albero di seta rosa.
Voi sotto che nome la conoscete?
Le specie e le varietà appartenenti al genere denominato Albizia sono all’incirca 50 e la più comune in Italia è l’ Albizia julibrissin.
E’ un albero dall’aspetto un po’ esotico, ed è noto per la sua struttura maestosa.
Le foglie sono bipennate, composte da un asse principale e da  numerosi piccoli assi più brevi, che a destra e a sinistra hanno una serie di tante piccole foglioline ovali verde brillante che ricordano un po’ quelle della mimosa.

foglie di Albizia

ALBIZIA PIANTA PERENNE
L’Albizia è una pianta perenne decidua.
Le piante perenni sono quelle il cui ciclo vitale non termina come per le piante annuali, difatti vanno a riposo durante la stagione invernale e riprendono la fase di vegetazione in primavera.
E’ una pianta che riesce ad adattarsi senza troppe difficoltà a svariati contesti ambientali.
Infatti, sopporta il freddo e le temperature molto inferiori allo zero, resiste al caldo afoso e non risente della salsedine.
Spesso le foglie, pur essendo caduche, resistono bene sull’albero, tutto  l’inverno. Infatti cambiano un po’ colore durante il corso dell’anno, ma raramente perdono veramente le loro foglie.

PARTICOLARITA’ UNICHE DELL’ALBIZIA

Una delle caratteristiche più affascinanti dell’Albizia è la sua capacità di chiudere le foglie durante la notte e in caso di pioggia, un comportamento noto come nyctinasty.
Questo adattamento è un meccanismo di difesa che protegge la pianta dagli insetti notturni e dalla pioggia, contribuendo al suo stato di salute complessivo.
Un’altra particolarità dell’Albizia è che le sue radici agiscono come fissatori di azoto nel terreno, migliorando la sua fertilità.
Inoltre, l’Albizia è utilizzata nella medicina tradizionale di alcune culture per le sue presunte proprietà curative. Leggi tutto “L’Albizia”