Vacanze, finite, si torna al lavoro, ma prima volevo raccontarvi che durante le mie vacanze quest’anno ho raccolto tanti fiori per autoprodurre il mio amato olio di iperico !
Si, le mie raccolte estive sono state, direi, proficue.
In particolare mi trovavo in montagna, ed è proprio lì che ho trovato , dopo tanta “ispezione” i fiori di iperico. Perché tanta ispezione direte ? Non potevo andare dove l’ho sempre trovato? Il fatto è che l’iperico è considerata una pianta infestante e pur potendola trovare, sia in città che in campagna o addirittura in montagna fino a 1600 m. non sempre cresce nello stesso posto dell’anno precedente.
TRADIZIONI
Per tradizione si raccoglie nei giorni del solstizio d’estate e più precisamente tra il 21 e il 24 giugno. Si dice infatti, che sia il momento migliore per raccogliere le erbe officinali e soprattutto l’iperico. E’ chiamato anche erba di San Giovanni o scacciadiavoli. Nella notte di San Giovanni si usa raccogliere sette o nove erbe, che secondo alcuni riti magici, servono appunto a scacciare il male.
Nella mia raccolta in montagna invece, a Monte Livata, erano i primi giorni di luglio, infatti l’iperico fiorisce tra aprile ed agosto. Tornata nello stesso posto dove l’anno precedente, nello stesso periodo lo avevo raccolto, con grande delusione, ho trovato tutto completamente, senza neanche una piantina.
A proposito di raccolta…
IL MIO CONSIGLIO
Raccogli sempre e solo il necessario per non impoverire eccessivamente l’ambiente, quindi lascia sempre qualche pianta integra, soprattutto se si tratta di qualche pianta rara. Non è certo il caso dell’iperico, ma usa sempre una forbice per non compromettere il nuovo ciclo vegetativo dell’anno successivo e soprattutto per il mantenimento dell’equilibrio naturale del luogo.
Quest’anno quindi, come dicevo, ho cercato l’iperico in posti diversi dallo scorso anno e in breve tempo, per fortuna, sono riuscita a trovarlo. Del resto si individua facilmente con i suoi fiori dal colore giallo intenso e vivace e con i suoi cinque petali a forma di stella. Ha anche inconfondibili e vistosi lunghi stami raggruppati alla base in tre ciuffetti. Le foglie pure sono inconfondibili, piccole e lanceolate. Inconfondibili perché cosparse da un gran numero di piccoli forellini visibili in controluce . Da qui il nome scientifico di Hypericum perforatum.
La raccolta l’ho fatta con l’aiuto del marito e del figlio, che insieme a me si sono divertiti molto. Anche loro lo amano come oleolito, perché sanno quanti benefici apporta, quindi si sono prestati volentieri. Quando lo produco infatti, distribuisco a destra e a manca, tra parenti ed amici.
COME AUTOPRODURRE L’OLIO DI IPERICO
Ho raccolto i fiori intorno alle undici di mattina, per far si che i fiori si fossero asciugati dall’umidità della notte.Hi
Ho riempito un vaso di vetro solo con le cime fiorite e ho versato olio di oliva fino a coprirle.
Poi ho lasciato il vaso al sole diretto, con il coperchio non avvitato, ma appena poggiato sul vaso.
Non ho avvolto in carta stagnola, come alcuni usano fare e la sera per evitare l’umidità l’ho sempre ritirato in casa.
Questo per quaranta giorni.
Era il mio impegno quotidiano, infatti una volta al giorno va rimestato per evitare eventuali muffe. Dopo va filtrato. Io l’ho fatto con una garza . Poi l’ho imbottigliato in boccette di vetro scuro.
Di motivi per avere in casa una boccetta di olio di iperico ce ne sono veramente tanti, perché ha proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, antimicotiche, decongestionanti, antibatteriche, analgesiche, purificanti, emollienti e lenitive. Infatti è utilissimo contro le bruciature, gli eritemi solari, le scottature e le piaghe da decubito. Per i bimbi è utile anche contro l’arrossamento da pannolino. In ultimo, ma non certo ultimo, è un utile rimedio contro la secchezza della pelle del viso e del corpo. Utile anche come antirughe e per uso esterno viene utilizzato direttamente sulla parte da trattare.
Che altro dire di questo miracoloso olio ? Ah si, un piccolo consiglio: non esponetevi al sole subito dopo aver usato l’olio di iperico, perché è fotosensibile e potrebbe macchiare la pelle. Per il resto, utilissimo in tante situazioni. In casa mia infatti, non manca mai !
Bentornata,
mi sei mancata e mi sono mancati soprattutto i tuoi articoli sempre interessanti.
L’articolo di oggi mi è particolarmente vicino in quanto ho usato spesso l’olio di iperico, ma quello comprato in erboristeria, che ho trovato sempre molto utile in tantissime situazioni. Ora sapere che lo posso produrre io personalmente mi riempie di gioia anche perché non mi sembra difficile da produrre.
Peccato che dovrò aspettare un anno.
Al tuo prossimo articolo e buon lavoro.
Un carissimo saluto
Francesca
Grazie Francesca, sei sempre molto cara. A domenica prossima.