Cottura in acqua o a vapore per il nostro ecoprint? Tu cosa preferisci?
In realtà la scelta tra cottura in acqua o a vapore, dipende dall’effetto desiderato.
Dipende poi anche dal tipo di tessuto o carta utilizzato e in linea generale, dalle proprie preferenze.
Spesso però, le allieve che approdano ai miei corsi online, ma a volte succede anche con le allieve dei corsi in presenza, pur avendo già fatto altre esperienze, non ne conoscono la differenza.
Sono senz’altro i due metodi per fissare i colori e i pigmenti sui tessuti , ma ognuno ha la sua peculiarità.
Quindi sperimentando entrambe le tecniche si potranno scoprire sfumature e risultati unici.
COTTURA IN ACQUA
La cottura in acqua è una delle tecniche più tradizionali e semplici per l’ecoprinting.
In questo metodo, il tessuto e i materiali vegetali, vengono avvolti insieme e poi immersi in una pentola d’acqua bollente.
Come ho già detto molto spesso, quando lavoro in ecoprint con la carta, uso e preferisco senz’altro la cottura in acqua, piuttosto che quella a vapore.
Potrete leggere, se lo avete perso, il mio articolo su questo tipo di stampa, qui.
Per la cottura in acqua, io uso aggiungere le foglie che a volte mi rimangono in eccesso, dai corsi.
Infatti, se le allieve non si riportano il loro bottino di foglie, le faccio seccare e all’occorrenza, appunto le metto in pentola per la cottura in acqua.
Con questo tipo di cottura, i tessuti, hanno le impronte delle foglie, meno definite rispetto alla cottura a vapore. L’aspetto del tessuto è più acquerellato, con nuance di vari colori.
Se arrotoleremo su legno, in genere, saranno esaltati i verdi e i marroni,
se invece, arrotoleremo su ferro, esalteremo i grigi e i neri.