Feltro e nuno feltro perfetti per l’ecoprint

Il feltro e il nuno feltro sono materiali perfetti e straordinari per l’ecoprint.
Infatti aprono le porte a un’ampia gamma di espressioni artistiche  abbracciando, sia le tradizioni che la creatività contemporanea.

Avete mai provato l’Ecoprint su feltro e nuno feltro?

Abbigliamento in nuno feltro

Se non l’avete mai provato o se non conoscete questo materiale, leggete e credo ne rimarrete affascinati.
Infatti, quando stampiamo con l’ecoprint, sul feltro o nuno feltro, la tecnica si trasforma in una forma di espressione ancora più intrigante, perché  unisce la natura e la creatività umana, in un connubio unico.

LE RADICI DEL FELTRO

La tecnica del feltro, risale a migliaia di anni fa.
Le sue origini possono essere fatte risalire alle tribù nomadi dell’Asia centrale e anche agli antichi egizi.
Nel corso dei secoli, questa antica tecnica è stata rivisitata e affinata, portando alla creazione del nuno feltro, un’innovativa fusione tra fibre di lana e tessuti molto leggeri, come seta,  chiffon, cotone leggero o altro tessuto traforato.

Nuno feltro: lana e tessuti
Questa combinazione crea un tessuto molto versatile che eredita la robustezza del feltro e la lucentezza dei tessuti leggeri.
Il processo di creazione del nuno feltro, consiste nel posizionamento dei tessuti sopra uno strato di lana, seguito da un trattamento con acqua e sapone, più massaggio.
Questo permette ai tessuti di unirsi alle fibre di lana, creando un materiale estremamente flessibile, modellabile, resistente ma morbido al tatto e senz’altro, confortevole da indossare. Leggi tutto “Feltro e nuno feltro perfetti per l’ecoprint”

Sambucus Ebulus

Il Sambucus Ebulus, noto anche come ebbio, è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Adoxaceae.
Vorrei in questo articolo esplorare a fondo questa pianta insieme a voi, per poterla poi riconoscere e scoprire così le sue peculiarità.
Cresce spontaneamente in molte parti del mondo, ma spesso è confuso con il più noto Sambucus Nigra, il sambuco nero.
E’ una pianta che potenzialmente potrebbe essere tossica se consumata in grandi quantità e se ingerita.

RICONOSCIMENTO DEL SAMBUCUS EBULUS:
Il Sambucus Ebulus è un arbusto perenne che cresce comunemente in aree boschive, siepi e terreni incolti.
Ecco alcuni tratti distintivi che ti aiuteranno a riconoscerlo:

Foglie: Le foglie del Sambucus Ebulus sono alterne e composte, con foglioline seghettate e piccioli lunghi. Sono di colore verde scuro e possono variare in dimensione a seconda dell’età della pianta.
Raccogliendole, emanano un odore forte e particolare, per il mio gusto, un poco sgradevole.

Fiori: I fiori sono piccoli, bianchi e presentano un’ombra, con un caratteristico odore dolciastro. Fiorisce in primavera e all’inizio dell’estate.

Frutti: I frutti sono simili a piccole bacche di colore rosso scuro a maturità.

Fusto e Radici: Il fusto è eretto e ramificato, come anche le radici sono legnose e ramificate.

sambucus ebulus foglie

 

CURIOSITA’ SUL SAMBUCUS EBULUS     

Utilizzo Storico: Il Sambucus Ebulus è stato utilizzato sin dall’antichità per le sue proprietà tintorie. Le sue bacche ei suoi fiori venivano impiegati per creare pigmenti naturali e servivano per la preparazione di inchiostri.
Soprattutto le bacche erano utilizzate come tintura (citata persino da Virgilio). Io invece, non preferisco usarle.

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Tannino dalle bucce di banana

Le bucce di banana, solitamente considerati scarti, nascondono, per chi non lo sapesse, un tesoro inaspettato: il tannino.
Questa sostanza naturale può essere estratta dalle bucce e poi utilizzata in varie applicazioni, sia nell’ecoprint che per altri usi creativi.

ESTRAZIONE DEL TANNINO DALLA BUCCIA DI BANANA

Quando mangiamo una banana bella matura, conserviamo la sua buccia e rimuoviamo accuratamente la parte interna biancastra.
Questo perché il tannino si concentra principalmente nella parte esterna della buccia.
Come dicevo, è preferibile una banana dalla buccia bella matura, rispetto ad una buccia acerba.
Taglia quindi le bucce in piccoli pezzi, più piccoli sono i pezzi, più facile sarà l’estrazione del tannino.

estrazione tannino da bucce di banana

MACERAZIONE

Metti i pezzi di buccia in un contenitore e coprili con acqua.
Io li ho messi al sole estivo in un vasetto di vetro. L’acqua assorbirà così il tannino dai vari pezzetti di buccia di banana.
Dopo il periodo di macerazione( io li ho lasciati circa venti giorni), filtra l’acqua attraverso un colino a maglia fine o tramite un tessuto per separare appunto i pezzi di buccia dall’acqua ricca ormai di tannino.

RIDUZIONE

Lascia bollire lentamente fino a quando l’acqua si è ridotta di circa la metà. Questo procedimento, concentrerà maggiormente il tannino.
Metti l’acqua contenente il tannino in un pentolino e portalo ad ebollizione.

USI CREATIVI DEL TANNINO

Il tannino estratto dalle bucce di banana, può essere utilizzato in vari modi, ad esempio, come dicevo prima,  per aiutare a fissare i colori delle piante sul tessuto in modo più efficace. In ecoprinting quindi, come mordente naturale.

Tannino su tessuto
Inoltre può essere utilizzato anche sulla carta. Già infatti, con la sola immersione, si otterranno sfumature calde di colore .

Io lo uso anche per piccole creazioni con gli inchiostri naturali, per creare ad esempio il colore scuro.

Creazione di inchiostro da bucce di banana
Creazione di inchiostro da bucce di banana, su tessuto

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La cymbalaria muralis

La Cymbalaria Muralis, comunemente conosciuta come “Linchetto o Erba dei Muri”, “Erba dei Muraglioni” o “Sciantosa” o più semplicemente ” Ederina dei muri“, è una pianta affascinante che cattura l’attenzione ovunque cresca.
Infatti lo scorso anno , avevo posteggiato la macchina vicino ad un muro e mi è apparsa lei.
Non la conoscevo, ma le sue fogliette a forma di cuore mi hanno subito catturata.
foglie di cymbalaria muralis
In men che non si dica, l’ho raccolta e provata nel mio ecoprint.

In questo articolo, esploreremo la Cymbalaria Muralis , una pianta da muro con usi sorprendenti, curiosità affascinanti e le varie opportunità nell’ecoprinting legate a questa pianta.

CYMBALARIA MURALIS:  PICCOLA ERBA CON GRANDI POTENZIALITA’

E’ una pianta originaria delle regioni mediterranee, in particolare originaria dell’Europa meridionale e occidentale.
E’ una pianta rampicante ed è famosa per la sua adattabilità e la sua incredibile capacità di sopravvivenza in ambienti urbani.
Il suo nome “muralis” infatti, fa riferimento al suo habitat preferito: le pareti di pietra e i muri.
Appartiene alla famiglia
delle Scrophulariaceae ed è caratterizzata da piccole foglie a forma di cuore e fiori tubolari che variano dal blu al viola.
I suoi fiori sono simili a quelli della bocca di leone e hanno l’abitudine di ruotare seguendo il moto del sole, come fanno i girasoli.
Il loro periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Marzo-Ottobre.

MIGRAZIONE VERTICALE

E’ inoltre famosa per la sua capacità di crescere su superfici verticali, appunto, come muri, rocce, scarpate e luoghi ombreggiati.
La Cymbalaria Muralis ha sviluppato infatti una struttura unica per farlo: produce piccole ventose adesive, chiamate “clavicole” , che le permettono di aderire saldamente alle superfici verticali.
Vedrete, non sarà difficile trovarla e riconoscerla. Leggi tutto “La cymbalaria muralis”

Ecoprint e riciclo nell’economia circolare

Dove si incontrano l’ecoprint e il riciclo nell’economia circolare ?
Inizio subito questo articolo, con una domanda,  ancor prima di darvi il bentrovati !
Io penso, ormai da molti anni, che l’ecoprinting e il riciclo, dimostrano, che la creatività può essere un motore, per avere un cambiamento positivo nel nostro pianeta.
Durante l’estate ho fatto tante riflessioni su questo argomento e come spesso accade, le deduzioni sono, per me, sempre le stesse: usare tessuti o oggetti riciclati come base per l’ecoprinting è un modo per unire l’arte alla sostenibilità.
A questo punto, un vecchio lenzuolo può diventare una creazione botanica, molto particolare.
Ricercando tra le mie foto, infatti, mi è apparso un cappello, realizzato, appunto, utilizzando un vecchio lenzuolo che aveva al tatto, una mano morbida e adatta all’uso.
Certamente le varie tecniche, tra cui gli inchiostri naturali, l’ecoprint e il cucito, lo hanno trasformato.  Nasce però, come vi dicevo,  da un vecchio lenzuolo, che ho mordenzato appositamente.

Ecoprint e riciclo

Il mio approccio al consumo, da quando stampo con le piante e tingo con i colori naturali, devo dire che è cambiato !

RICICLO CREATIVO : TRASFORMARE IL VECCHIO IN NUOVO

Stampare foglie e fiori su materiali riciclati, ad esempio come carta o cartone, può trasformare il comune, in qualcosa di straordinario.
Uno dei miei consigli infatti, è proprio quello di trasformare il vecchio in nuovo.
Trasformiamo allora vecchie magliette o vecchi tessuti in borse, cercando di reinventare gli oggetti e i materiali esistenti.
Possiamo così trasformare una sedia vintage, in un capolavoro tutto nostro, oppure rivestire una vecchia lampada e creare un’atmosfera tutta particolare.

Nella foto qui sotto ho dato nuova vita a un vecchio centrino, stampando una gerbera in ecoprint.
Solo così riusciremo a ridurre i rifiuti, dando vita a pezzi unici con una storia sicuramente, tutta da raccontare.

riciclo creativo Leggi tutto “Ecoprint e riciclo nell’economia circolare”