Ecoprint: riciclo creativo

Quale connubio migliore tra ecoprint e riciclo creativo?

Ho sempre amato il riciclo  fin da piccola e sono anni ormai che amo anche l’ecoprint. Ora non potevo quindi non unire le due cose.

ANDAR PER MERCATINI
Spesso vado nei mercatini della mia città,  da quelli vicino casa a quelli più  lontani.
I mercatini del resto, con tante  bancarelle, è  risaputo, suscitano in noi
“donne creative” e non solo, un fascino particolare.
Andare in giro per bancarelle infatti, vuol dire avere del tempo libero e avere del tempo libero, vuol dire meno stress e più  benessere. È  un circolo vizioso insomma, che crea una certa armonia dentro di noi.
È  una vera e propria  coccola e le coccole fanno sempre bene!
Poi quelle ricevute o “autoprodotte” nell’età  adulta , ancor di più,  perché mentre da bambini in genere, se ne ricevono tante, da adulti è  un po’ più  difficile.
E allora viva il passeggiare e l’andar per mercatini a cercare qualcosa di sfizioso, sia per il riciclo creativo, che per il  rifornimento dei materiali per  ecoprint..

Suggerimento
Quando non avete più  tessuto di riciclo da mettere come  coperta vettore sul vostro tessuto da stampare in ecoprint, andate nei  mercatini a cercar vecchie lenzuola. Vedrete sarà puro divertimento!

centrino vintage

Si trovano prezzi veramente  d’occasione e spesso, se si è  fortunati, anche tessuti antichi o vintage. Leggi tutto “Ecoprint: riciclo creativo”

Tintura naturale sui tessuti – seconda parte –

Seconda parte Tintura naturale

Le tinture naturali si dividono in coloranti sostantivi o diretti e aggettivi o indiretti.
Quando un colorante è sostantivo significa che la tinta in soluzione acquosa ha una forza legante che aderisce direttamente al tessuto.
Ciò vuol dire che può unirsi direttamente alla fibre, senza dover prima mordenzare.
Quando invece un colorante non è sostantivo, vuol dire che ha bisogno di una sostanza o di un qualcosa che lo faccia aggrappare permanentemente alla fibra, sarà necessario quindi mordenzare.
In relazione a tutto ciò, poiché è possibile tingere tutte le fibre naturali, sarà poi indispensabile verificare la resistenza alla luce e quindi la solidità del colore.

tintura sui tessuti. Test alla luce
tintura sui tessuti. Test alla luce

TEST
I test di solidità alla luce, al lavaggio e allo sfregamento, sono quelli più utili per il controllo della solidità oltre a quello del sudore o a tutte quelle condizioni a cui un tessuto andrà incontro nel suo uso quotidiano. Leggi tutto “Tintura naturale sui tessuti – seconda parte –”

Ecoprint e tintura su fibre vegetali

Come ormai ben sapete, l’ecoprint e la tintura su fibre vegetali è ben più difficile rispetto alla lana e alla seta.
Le fibre vegatali sono di natura cellulosica : lino, canapa, cotone, ramiè, rafia .

Però  esistono fibre tessili artificiali di origini naturali che possono essere tinte e stampate, come fibre vegetali.

Sono la viscosa, il  rayon, il bamboo, il lyocel ( estratto dall’eucalipto ), il modal (estratto dal faggio ) e anche soia e ortica.
Le fibre artificiali  sono create utilizzando una materia prima di origine naturale, unita però a sostanze chimiche, realizzate in laboratorio.
Inoltre fiber e tencel sono sempre fibre artificiali, ma sono considerate abbastanza ecologiche in quanto hanno un basso impatto ambientale .

Io però,  per il nostro ecoprint e tintura, preferisco sempre le fibre vegetali naturali, a favore di una moda più etica e sostenibile.

ecoprint su fibre vegetali
ecoprint su fibre vegetali

Come ho già detto in un articolo precedente, la densità della struttura del tessuto influenzerà anche la tintura o la stampa. Ad esempio un tessuto di cotone compatto, a trama fitta, verrà tinto con una tonalità di colore più scuro rispetto ad un tessuto di mussola di cotone a trama più larga. Leggi tutto “Ecoprint e tintura su fibre vegetali”

Ecoprint e tintura su seta

Ecoprint e tintura su seta, senza sostanze chimiche, senza danneggiare il nostro pianeta e senza effetti nocivi.
Ormai lo sappiamo, tutto ciò, può essere ottenuto solo usando i prodotti della natura. Quindi foglie, fiori, radici, cortecce e bacche.

piante e fiori per ecoprint
Partendo da questa premessa, possiamo senz’altro dire che i coloranti naturali sono molto efficaci sulla seta, in quanto è una fibra facile da tingere.

E’ però sempre bene mordenzare il tessuto. Questo può avvenire, sia a caldo che a freddo.

Se mordenzo a freddo, quindi senza il processo di ebollizione, scaldo un pochino, lentamente, la soluzione con il 15/18% di allume, poi aggiungo le fibre, spingendole in basso, lasciandole anche 12 ore immerse nella soluzione.

Nei ricettari dei vecchi maestri tintori a volte ritroviamo il processo di mordenzatura, direttamente unito al processo di tintura.
Forse perché già da allora era importante sia il risparmio energetico che il risparmio di acqua.
Secondo me, ci sono, per questo metodo, sia i pro che i contro.
Sicuramente è un metodo molto più veloce e questo è il pro.
Il contro è che a volte il colorante, prima di unirsi alla fibra, si unisce al mordente, prima ancora che il mordente però si sia legato alla fibra.
Questo fa si che la tintura ne risenta nei risultati, perché non tutta la tinta colorerà la fibra, ma in parte, sarà legata al mordente che potrà rimanere sul fondo della pentola.

La seta però, come ho già detto, funziona molto bene sia in ecoprint che in tintura, purché le temperature di lavorazione non siano troppo elevate.

seta in tintura ed ecoprint
seta in tintura ed ecoprint

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Eucalipto

Oggi voglio parlarvi di questa meravigliosa pianta per ecoprint : l’eucalipto.

eucalipto

Chi fa ecoprint sa che l’eucalipto è la pianta madre , la prima utilizzata da India Flint  per stampare i tessuti fin dal 1990.  India scoprì che la tintura delle foglie di eucalipto può cambiare colore quando raggiunge la temperatura di ebollizione. Le foglie da grigio verde, diventano, secondo il tipo utilizzato, marroni, verdi o addirittura rosso brillante o arancione.

Stampa di eucalipto su cotone

Stampa di eucalipto su seta

Esistono centinaia di specie di eucalipto, sembra più di  700, tra alberi e arbusti sempreverdi, quasi tutti provenienti dall’Australia.  Sono sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Mirtacee. Oggi li ritroviamo anche nei giardini e nei parchi europei.

In Italia lo troviamo soprattutto al centro e al sud,  per l’adattabilità di diverse specie, ai diversi climi.

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