Il valore del fatto a mano

Il valore del fatto a mano, indica quanto lavoro c’è dietro un pezzo artigianale, anche se ancora molti associano lavoro artigianale, a media o addirittura scarsa qualità e di conseguenza prezzo basso.
Io invece ho sempre pensato che un lavoro artigianale sia sinonimo di accuratezza. Infatti il vero motore che spinge a fare qualcosa con le mani è la passione.  Se si ha passione, sicuramente si va alla ricerca dell’idea originale, ci si dedica con anima e corpo e  spesso si ricerca la perfezione esprimendo quello che abbiamo dentro, attraverso le nostre mani.

Le nostre mani del resto spesso raccontano la nostra storia.
Il linguaggio del corpo con la gestualità e il modo in cui le muoviamo con più o meno destrezza, dicono chi siamo ed il fatto a mano infatti, a mio avviso, esprime proprio la nostra personalità ed il nostro spirito creativo.

Far capire agli altri quello che facciamo però, non è sempre facile, proprio per questo quindi,  tramite il mio blog, cerco di comunicare, a chi mi legge, la mia passione, parlando dei materiali e delle tecniche che utilizzo, fino ad arrivare a mostrare, partendo dalla materia prima, il pezzo finito.

alcuni materiali per il mio lavoro
alcuni materiali per il mio lavoro

IL VALORE DEL FATTO A MANO

Succede, purtroppo abbastanza spesso, che non tutti siano capaci di distinguere una tecnica dall’altra o un prodotto realizzato industrialmente da uno artigianale.
Il prezzo invece, dovrebbe in realtà già darci  le giuste indicazioni .
Il fatto a mano effettivamente ha più valore, proprio perché richiede più tempo per la realizzazione. In genere infatti è più costoso, anche se per molti questo concetto non è ancora ben chiaro.
E’ una strada a volte difficile da intraprendere, perché non sempre appunto, viene dato il giusto riconoscimento al prodotto artigianale. Leggi tutto “Il valore del fatto a mano”

Corso di ecoprint avanzato

Il 14 novembre scorso, c’è stato un mio corso di ecoprint avanzato!
Un bel gruppetto di signore e ragazze giovani, hanno aderito al workshop proposto, per acquisire nuove conoscenze e raggiungere alcuni nuovi obiettivi. Alcune di loro, in realtà, aveva precedentemente già partecipato al corso base di ecoprint.   Essendo un corso in presenza, dove si lavora, con le dovute precauzioni del momento, gomito a gomito con l’insegnante, ma anche con altre allieve, c’è   una bella opportunità di interazione e apprendimento dinamico. Le allieve diventano infatti, gli ” attori principali “ e si hanno tante opportunità per  migliorare le capacità  tramite un percorso creato appositamente per sperimentare cose nuove.

Corso ecoprint avanzato

Secondo me infatti, se si è motivati, vale sempre la pena investire del tempo in un corso, proprio per apprendere e scoprire, tramite le innumerevoli campionature dell’insegnante e non solo, le potenzialità delle foglie. Leggi tutto “Corso di ecoprint avanzato”

Come conservare le foglie per l’ecoprint

Siamo in autunno, cominciano a cadere le prime foglie e sorge spontanea la domanda: come conservare  le foglie per fare l’ecoprint anche in inverno?
Per le ecoprinters questa è la stagione migliore per stampare, perché  le foglie sono arrivate al massimo del loro contenuto in tannino e pigmento. E’ proprio in base all’enorme quantità di tannino presente in questo periodo, che le piante, infatti, riescono a sopravvivere anche in condizioni climatiche estreme.

Le foglie però, ora, su alcuni rami, cominciano a  seccare .
Cosa fare allora ? È questo il momento di far rifornimento.

SUGGERIMENTO
Appena avete raccolto le vostre foglie, soprattutto  quelle più amate da ciascuno, mettetele, così  come sono, in una bustina trasparente, quelle per gli alimenti  andranno benissimo e scriveteci sopra il nome della qualità della foglia.
Fatto ciò, congelatele.

foglie congelate per l'inverno

Le foglie tra loro, non si attaccheranno, ma saranno disponibili appena tirate fuori dal congelatore, pronte all’uso, come fossero fresche, solo dopo qualche minuto.
Non è  una notizia  fantastica ? Io  appena sperimentato questo metodo, ne sono rimasta affascinata.
Uso questo metodo tutto l’anno, per la provvista di foglie che non riesco a trovare nella mia città  o che mi rimangono scomode da raccogliere, perché ad esempio, molto lontane da casa.
In realtà,  bisognerebbe stampare in ecoprint  con le foglie del proprio  habitat ma a volte ci si innamora proprio della stampa di quella foglia che non si ha a disposizione.
Come si dice  quel che è  più  proibito è  anche più  desiderato…
A volte infatti, capita proprio così  con le foglie che non si hanno a disposizione !

Ho provato però poi, anche il metodo del sottovuoto .
Eliminando l’aria e sigillando ermeticamente  , o quasi, le foglie, possono conservarsi.

Come conservare le foglie per l'ecoprint
Conservazione sottovuoto

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Inula viscosa

L’inula viscosa ravviva le ottobrate romane e non solo.
La trovi a rallegrare i marciapiedi cittadini in autunno, con macchie di colore, oppure nei prati, spontanea.
Generalmente comunque è diffusa negli incolti. Infatti, grazie alla sua rusticità e capacità di adattamento, la specie colonizza anche su terreni poveri e può diventare invasiva comportandosi come infestante.

Inula viscosa
Il suo nome botanico è Dittrichia viscosa.
Quando tutto comincia ad esser secco lei fiorisce generosamente.
Infatti la fioritura è scalare e si protrae per un tempo piuttosto lungo, da agosto a ottobre.
Quindi mentre tutte le piante intorno seccano, lei è  bella e forte con i suoi fiori giallo oro e il suo caratteristico  profumo di resina. Leggi tutto “Inula viscosa”

Tintura ed ecoprint con foglie di Catalpa

Sperimentare è sempre utile e figurati quindi se non provavo la tintura oltre che l’ ecoprint con foglie di catalpa !
Si, tra un po’ parlerò dei miei esperimenti,  ma prima voglio raccontarvi di quanto l’ho cercata. Non riuscivo a trovarla, almeno nelle vicinanze di casa mia, a Roma. Ne parlavo sempre con la mia amica e collega, Maria Teresa, ma niente, la catalpa, non la trovavo proprio. Un giorno, mio marito torna e mi dice : Lo sai che nel parco vicino casa hanno piantato due alberelli di catalpa? Nooo, non ci potevo credere. Finalmente sarebbe stata a portata di mano… Ora è passato del tempo da quella volta e sono diventati  dei begli alberi grandi.

Foglie di catalpaE’ chiamata anche albero dei sigari, per la forma dei suoi frutti a forma di lunghi baccelli che hanno appunto la forma di un sigaro. Ha anche proprietà repellenti nei confronti di molti insetti, soprattutto delle zanzare.
Infatti le foglie contengono il catalpolo che per le zanzare ha un odore molto fastidioso, quindi praticamente, le allontana.

Le sue foglie
sono molto particolari, sono a forma di cuore e di grandi dimensioni. Spesso infatti sono coltivate a scopi ornamentali. I tipi più comuni sono due : la Catalpa bignonioides e la Catalpa speciosa.
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