L’imperfetta perfezione

Sembra un gioco di parole, ma l’imperfetta perfezione, spesso sta ad indicare la bellezza che si ritrova appunto nell’imperfezione.

In generale nella società di oggi, il concetto di perfezione, è molto più radicato di quanto pensiamo. Secondo me invece, sarebbe giusto mirare, più che alla perfezione, al perfezionismo, per cercare di fare quel qualcosa al meglio delle nostre capacità.
In realtà poi, quello che ad alcuni può sembrare perfetto, per altri, può sembrare sbagliato, quindi questo ci porta a capire quanto la  cosa sia soggettiva.

L’IMPERFETTA PERFEZIONE

L'imperfetta perfezione su una foglia

Durante i miei corsi di ecoprint,  spesso le allieve scartano le foglie rovinate, bucherellate o quant’altro.

Io invece consiglio loro sempre di usarle, perché penso che ogni foglia abbia comunque una sua storia da raccontare.

Probabilmente chi è alle prime armi o chi è arso dal fuoco creativo, è concentrato su altro.

Ma chi ci dice che proprio quella foglia che stiamo scartando, non abbia attraversato condizioni climatiche particolarmente ardue o che abbia dovuto combattere contro attacchi di insetti o parassiti ?

Secondo me, qualsiasi cosa nasconda, vale la pena raccontarla e quindi nel nostro caso, stamparla .

Non la trovate meravigliosamente unica con il suo vissuto ?
Proprio un’imperfetta perfezione direi!

FILOSOFIA GIAPPONESE

Sempre durante i miei corsi poi, capita e osservo che le allieve magari nascondono la parte rovinata di una foglia, sovrapponendovene un’altra, cercando di nascondere appunto la parte ” rovinata “.
Io allora racconto loro, l’arte giapponese del kintsugi, che si rifà alla concezione che ogni cicatrice viene mostrata orgogliosamente.
Se sei curiosa, leggi quì  la loro bella filosofia.

Del resto poi credo, siano punti di vista!
Secondo me infatti,  parlando di una foglia, come dicevo prima, ciò che può risultare una parte da nascondere per alcuni, potrebbe essere invece un punto di valorizzazione, con la stampa, per altri. Leggi tutto “L’imperfetta perfezione”

Tutto si trasforma

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma“. Questa la frase più famosa del chimico, biologo e filosofo francese Antoine-Laurent Lavoisier.
Con questo detto, egli voleva dire e dimostrare, che in ogni reazione chimica, tutto quello che c’è prima, lo ritroviamo anche dopo che la reazione è avvenuta.

Insomma, anche noi ecoprinter, ogni qualvolta ci mettiamo in gioco, in realtà, trasformiamo un qualcosa di già esistente. Trasformiamo il tessuto e le piante, in qualcos’altro e il risultato molto spesso ci meraviglia, ci stimola, ci appassiona e ci rende anche straordinariamente carichi, positivi e pieni di autostima.

LA BELLEZZA DELL’IMPERFEZIONE
Sappiamo bene però, che il mondo non è  tutto rose e fiori.
Conoscete il principio giapponese, chiamato Wabi Sabi che dice che la bellezza sta nella non perfezione ? Ecco, questo principio credo faccia molto al nostro caso e al nostro modo di operare.

Sappiamo anche bene infatti, che facendo ecoprint, o tingendo i tessuti, può capitare di trovarsi di fronte ad un lavoro venuto non proprio secondo  le  aspettative.
A quel punto io suggerisco sempre di trovarne la bellezza.
Quella delle piccole cose, anche e soprattutto  nei difetti.

ACCETTARE L’IMPERFEZIONE
A volte capita che le allieve dei miei corsi, mi scrivono di un qualcosa “venuto male”, magari perché hanno saltato dei passaggi e allora mi dicono: ” ho buttato tutto” ! Io consiglio sempre invece, di cercare di ridare valore a ciò che si ritiene perduto.

 

TUTTO SI TRASFORMA
Come ? Ad esempio, come ho fatto io con un ricamo in un punto strategico. Proprio nel punto dove emergeva un difetto.

Tutto si trasforma
Tutto si trasforma

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