Oggi è la festa della mamma e poiché la Nandina è una pianta considerata benaugurale, ho deciso di parlarvene proprio oggi.
Essendo considerata benaugurale, in Giappone è legata ad un aspetto di sacralità. Infatti con le sue bacche rosse, si adornano i templi a Capodanno in segno di buon auspicio.
È una pianta molto generosa di colori durante tutto l’anno.
Ha un ‘eleganza particolare, una leggerezza unica e una luminosità che la contraddistingue.
E’ una pianta che avrete visto sicuramente tantissime volte, perché è una grande protagonista dei nostri parchi o giardini. Per chi non la conosce ancora, non è proprio difficile identificarla, perché ha un aspetto particolare. Ha foglie leggermente coriacee, ovali e lanceolate e ogni singolo fusto porta foglie solo nei due terzi superiori, mentre la base è spoglia.
È un arbusto molto apprezzato per il suo fogliame sempreverde ed è molto resistente anche a basse temperature. Le sue foglie hanno un colore verde intenso in primavera e in estate, ma in autunno e in inverno assumono meravigliose tonalità che vanno dal rosso al porpora al rosa carico. Inoltre è impreziosita da gruppetti di bacche rosse.
Proprio per questo, in inverno abbiamo un bel colpo di colore, pur essendo periodo di riposo vegetativo per le piante.
Predilige posizioni soleggiate, infatti l’esposizione alla luce del sole è importante proprio per i viraggi di colore per le sue foglie.
Fa parte della famiglia delle Berberidaceae e la specie più comune è la Nandina domestica, originaria del Giappone.