Ultimamente ho fatto una tintura con corteccia di pioppo, avendo trovato tanta corteccia a terra, dovuta ad una potatura.
Il pioppo appartiene alla famiglia delle Salicaceae .
In Italia troviamo, allo stato spontaneo, quattro tipologie di pioppo. ll Populus tremula o pioppo tremulo, il Populus nigra, quindi il pioppo nero, il Populus alba o pioppo bianco e il Populus canescens, o pioppo canescente.
Comunque ne esistono circa una quarantina di specie.
E’ una pianta longeva e cresce rapidamente con un tronco dritto e snello.
Secondo alcuni autori, nel Medioevo, Populus starebbe per ” albero del popolo” e la spiegazione di questa denominazione è da ricercare nel continuo fruscio delle foglie, che ondeggiando anche con venti molto lievi, sono paragonabili al brusio del popolo.
CORTECCIA DEL PIOPPO
Il pioppo ha una corteccia, che negli esemplari giovani è liscia, simile a quello della betulla, poi quando inizia a svilupparsi, si differenzia subito e si nota , rispetto agli altri alberi, perché noteremo profonde scanalature.
Nel pioppo nigra, la corteccia, in età adulta, infatti, è profondamente fessurata, le scanalature saranno quindi, molto profonde e di color nero carbone.
Oltre alla tintura, con la corteccia di pioppo possiamo conciare le pelli, in quanto è molto ricca di sostanze tanniche.
Alcune parti del pioppo inoltre, vengono utilizzate in medicina. Infatti le sue gemme contengono un olio essenziale, usato contro le tossi e le bronchiti.
In primavera emetterà le prime infiorescenze o amenti: rossi quelli maschili e giallo- verdastri più lunghi quelli femminili. Poi in un secondo momento, metterà le foglie.
COME RICNOSCEREIL PIOPPO
E’ riconoscibilissimo anche dai più inesperti, perché nel periodo tra fine maggio, primi di giugno, va in fioritura. Riconosceremo quindi, quel tipico “polline” bianco che spesso svolazza nell’aria e che a detta di molti, causa molte allergie (anche se non è proprio così ). Pensate che questa sostanza bianca, è costituita da cellulosa, come il cotone, ma ha uno spessore, ben quattro volte inferiore. Pur essendo una fibra naturale, tra le più fini e calde, non può essere filata e viene a volte utilizzata come riempimento e imbottitura per le trapunte leggere.
RACCOMANDAZIONE
Mi raccomando inoltre ai danni da scortecciamento, cerchiamo, come ho fatto io di raccogliere la corteccia degli alberi, solo su pezzi di tronco potato, o trovato a terra.

CONSIGLIO UTILE PER L’ECOPRINT
Per la mia esperienza, non tutte le foglie del pioppo stampano, ma quelle a forma di cuore, del pioppo nero, si. Rilasciano come vedete qui sotto, un bel verdino.
TINTURA CON CORTECCIA DI PIOPPO
Per quanto riguarda la tintura, è sempre bene mettere prima in acqua per più giorni le cortecce, dopodiché possiamo metterle in pentola sul fuoco per estrarre il pigmento e il tannino.

Guardate che bel colore giallo ho ottenuto su cotone!
Ecco un altro colore che potrà quindi entrare a far parte del vostro campionario. Vi piace?
Buongiorno,
alla tintura con la corteccia non ci avevo mai pensato e dopo questo tuo articolo di oggi ci voglio provare anche perché nella mia zona ci sono tanti pioppi e di corteccia a terra ne vedo tanta.
Non ho mai usato neanche la foglia per ECOPRINT ed è veramente un bel vedere, lascia una bellissima impronta di un bel verde e soprattutto la forma a cuore.
Non vedo l’ora di poterle usare.
Ogni domenica mi piace leggerti perché tratti sempre argomenti nuovi e si vede che lo fai con tanta passione e dedizione.
Brava, buona domenica e grazie.
Francesca
Grazie Francesca, si, la passione è tanta ma il tempo purtroppo sempre poco. Vorrei fare molto di più in realtà, ma il vostro apprezzamento mi ripaga in pieno.
Ciao Carla,grazie come sempre lo scorso anno ho fatto la piacevole scoperta delle foglie del pioppo tremulo a riserva.Una bella forma proverò la tintura più avanti..Buona domenica e complimenti Nelida
Grazie Nelida, per quanto riguarda le foglie in ecoprint, il tremulo va a riserva, ma quelle del pioppo nero danno il verde.